Nessuna Correlazione

ema2

Il 19/07/2021 in questa breve DHPC (comunicazione diretta per gli operatori sanitari)

https://www.ema.europa.eu/en/medicines/dhpc/covid-19-mrna-vaccines-comirnaty-spikevax-risk-myocarditis-pericarditis

l’EMA conclude che il “nesso di relazione” tra vaccinazione, miocarditi e pericarditi è una “ragionevole possibilità”.

EMA possibility

Ma c’è di più.

A Febbraio il CMPH (Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP) di EMA aveva distribuito un Assessment Report sui vaccini ad mRNA.

https://www.ema.europa.eu/en/documents/assessment-report/comirnaty-epar-public-assessment-report_en.pdf

A pagina 130, leggiamo che “una caratteristica distintiva dell’infezione da SARS-CoV-2 è il danno vascolare, con grave danno endoteliale, trombosi, microangiopatia e angiogenesi.”

EMA vascular damage

La domanda sorge spontanea: come possiamo distinguere tra un danno vascolare causato da un “contagio” e un danno vascolare causato da un vaccino?

Ma soprattutto, è nato prima l’uovo o la gallina?

E nato primo luovo o la gallina

Nessuna traccia di SARS-COV-2

cdc

Ufficialmente il patogeno denominato “SARS-COV-2” e/o tutte le sue presunte “mutazioni” non sono mai stati sottoposti ad esperimenti di controllo (vedasi postulati di Koch o di Evans) per determinare in maniera univoca il nesso di relazione tra il patogeno ed i sintomi da esso prodotti.

Il 21/07/2021 il Centers for Disease Control and Prevention degli USA ha pubblicato il documento “CDC 2019-Novel Coronavirus (2019-nCoV) Real-Time RT-PCR Diagnostic Panel”.

A pagina 39 di questo documento viene illustrato come sia stata determinata la “sensibilità analitica” dei saggi PCR:

“Poiché non sono attualmente disponibili isolati di virus quantificati del 2019-nCoV, i test progettati per il rilevamento dell’RNA 2019-nCoV sono stati testati con stock caratterizzati di RNA a lunghezza intera trascritto in vitro (gene N; accesso GenBank: MN908947.2)”.

In altre parole, anche se nessuno è in possesso di campioni da utilizzare per verifiche sperimentali, la teoria virale (contagio, infezione, sintomi) non viene mai messa in discussione.

Al contrario, la sindrome post-vaccino (reazioni avverse conseguentemente a vaccinazioni) che offre prove concrete da più di cento anni sul nesso causale, viene costantemente screditata.

Non a caso, durante la Pandemia da COVID-19 l’OMS ha vietato a tutti i medici di eseguire autopsie sulle vittime, occultando per sempre il Corpus Delicti. 

Parola d'ordine: grafene

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Ricardo Delgado e Josè Luis Sevillano hanno sottoposto il contenuto di una fiala di “vaccino anti Covid” ai seguenti test

  • Microscopia elettronica a trasmissione con JEM-2100Plus
  • Microscopio ottico
  • Spettroscopia
  • Risonanza magnetica
grafeno

Il grafene è il materiale più sottile conosciuto dall’uomo, uno strato di carbonio bidimensionale dello spessore di un atomo. È anche circa 200 volte più resistente dell’acciaio ed è un eccellente conduttore di calore ed elettricità. Il materiale è stato isolato per la prima volta nel 2004 da Andre Geim e Konstantin Novoselov, che hanno vinto il premio Nobel per la fisica nel 2010 per il loro lavoro.

brevetto grafene

Questo brevetto, risalente al lontano 2012, appare sul sito del Ministero dell’Industria, del Commercio e del Turismo del governo spagnolo:

“La presente invenzione riguarda una soluzione iniettabile posta nei vasi sanguigni e nei tessuti sottocutanei del corpo umano, soluzione fisiologica salina, soluzione di glucosio, soluzione di Ringer, e simili allo scopo di curare le malattie”.

Colui che ha brevettato tutto questo in data 12 Aprile 2012 è una persona di nazionalità cinese, tale Kim Han Sikh, condannato a 10 anni di carcere per omicidio colposo.

Una rapida successione di eventi

Nel 2014 la Biblioteca Nazionale di Medicina Statunitense ci ha rivelato che l’uso di nanoparticelle di ossido di ferro superparamagnetico (SPION) per fornire geni tramite magnetofezione mostra risultati promettenti nel migliorare l’efficienza della consegna genica sia in vitro che in vivo (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24715289/)

NIH 1

Nel 2016 un articolo di THE GUARDIAN introduce il concetto di “controllo mentale” attraverso “proteine magnetizzate“.  

https://www.theguardian.com/science/neurophilosophy/2016/mar/24/magneto-remotely-controls-brain-and-behaviour

guardian 1

Nel 2018 Microsoft Technology Licensing, Llc presenta il brevetto internazionale PCT/US2019/038084 (pubblicato definitivamente nel 2020).

Questi I link relativi ai siti ufficiali di riferimento.

https://patentscope.wipo.int/search/en/detail.jsf
https://patentscope.wipo.int/search/en/detail.jsf
https://patentscope.wipo.int/search/en/detail.jsf
https://patents.google.com/patent/WO2020060606A1/en

Consiste in un’architettura che prevede l’impianto di un dispositivo elettronico nel corpo di un essere umano, in grado di rilevare segnali elettrici dal sistema nervoso del corpo umano e di assegnare su un “conto corrente” associato a quella persona specifica denaro, in forma di criptovaluta (cryptocurrency, come Bitcoin, Monero, Ethereum, Litecoin ecc.). In buona sostanza tale dispositivo è in grado di valutare una serie di dati dal sistema nervoso della persona in cui è installato, per poi trasmettere tali dati via rete (presumibilmente cellulare, e sicuramente il 5G si presta perfettamente a tale applicazione) a un server di controllo che assegni “denaro” (il progetto nasce esattamente sulla base di un’architettura orientata all’assegnazione di criptovaluta) sul conto corrente virtuale associato a quella persona. La prima applicazione pratica consiste nel rilevamento delle attività muscolari o intellettive dell’essere umano nel quale è impiantato tale dispositivo, secondo una logica di natura retributiva (o premiante: tanto lavori, tanto guadagni), ma il sistema è flessibile da poter essere in grado di inviare messaggi complessi, e dal momento che è possibile rilevare e valutare una serie complessa di segnali e sequenze elettriche (pattern) circolanti nel sistema nervoso di un individuo (il principio è analogo a quello dell’elettroencefalogramma, che prevede l’installazione temporanea di elettrodi rivelatori sulla testa, a distanze regolari e prefissate previa preparazione della cute) è prevedibile che sia in grado di rilevare e trasmettere una grande varietà di segnali circolanti nel sistema nervoso dell’individuo ospite.

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Qui invece alcuni autorevoli siti che promuovono l’idea di tenere sotto controllo il corpo umano e le malattie proprio attraverso il grafene.

https://graphene-flagship.eu/

https://www.humanbrainproject.eu/en/

https://www.medicaldevice-network.com/features/inbrain-neuroelectronics-graphene/

Effetti collaterali - dal sito herowndestiny.com

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Grazie al poderoso lavoro di ricerca di Veronika Baker, possiamo leggere uno scambio tra Jorge Osorio e Ricardo Delgado e, in conclusione, un paio di considerazioni ormai ovvie per chiunque sia arrivato a leggere sino a qui. 

L’ossido di grafene ha una proprietà trombogenica, essendo un agente estraneo che entra nel corpo umano in modo aggressivo. E che per reazione il corpo umano stesso cerca di intrappolare in un qualche modo affinché non continui ad avanzare verso altre zone potenzialmente più pericolose. Infatti il grafene, quando è esposto a campi elettromagnetici tende a creare un vero e proprio reticolo.

Il test del D-Dimero misura la quantificazione di una proteina chiamata fibrina. Vedrai il D-Dimero sopra i 300 o 400 microgrammi per litro. In altre parole: c’è coagulazione. Perché? Perché, logicamente, se introduciamo l’ossido di grafene nel corpo, ha un fattore di coagulazione e genera trombi. È logico. Se introduciamo un elemento estraneo nel corpo, il corpo cercherà di avvolgerlo. Vale a dire, cercherà di coagularlo per impedire la proliferazione e la diffusione del materiale in questione in tutto il corpo.

Siamo ormai consapevoli che l’origine e la causa eziologica della Pandemia è stata l’introduzione di questo nanomateriale, in questo caso, in fiale.

Inoltre stiamo parlando di un brevetto del 12 aprile 2012. Da quel punto in poi deduco che questo nanomateriale ha iniziato ad essere utilizzato sin da questa data, introducendolo furtivamente nella popolazione a poco a poco.

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