Se quindi la conoscenza delle leggi biologiche di per se stessa non può guarire, ha comunque l’enorme pregio di riportare l’essere umano alla sua essenza, al senso biologico e scientifico della malattia, dipanando quelle sovrastrutture ideologiche stratificate nei millenni, e lasciando cadere definitivamente la paura del brutto male (indotta da agenti esterni), la paura della maledizione divina o della cattiva sorte (indotta da una medicina teurgica), la paura dell’organismo-macchina che si è rotto (indotta da una medicina meccanicistica), e la paura del difetto di fabbrica (indotta dalla medicina genetica). Creando finalmente un piccolo spazio di tranquillità dal quale partire.
Mauro Sartorio, 5LB Magazine
Nell’estate 1978 la famiglia Hamer — una coppia di medici, 4 figli tra cui la bella Birgit (Miss Germania 1976) — si trovava in Italia. Il giovane Dirk, la notte tra il 17 e il 18 agosto, era su una barca di amici all’Isola Cavallo, in Corsica. Da una imbarcazione vicina, dove si trovava il principe Vittorio Emanuele di Savoia, un fucile fa fuoco e un colpo raggiunge il ragazzo alla gamba. Dirk morirà in seguito a un calvario di operazioni durato mesi, il principe verrà assolto, anni dopo.
Il dolore di quella perdita manda in frantumi la famiglia Hamer, che deve affrontare altre prove. Il dottore scopre di avere un teratoma al testicolo, che successivamente ha ricondotto al suo soggettivo senso di responsabilità nei confronti della drammatica sorte del figlio.
A lui intesterà la «Dirk Hamer Syndrome» sostenendo di aver riscontrato in tutti pazienti colpiti dal cancro dopo un evento traumatico, uno shock inaspettato. Hamer vivrà a lungo, mentre la moglie Ursula morirà nel 1985, per un carcinoma al seno anch’esso dovuto al dolore per la perdita del figlio.