I creatori del cosmo

Ogdoad

Lo scopo delle arti magiche è la comunicazione con gli spiriti. Il sacerdozio delle scuole misteriche egizie non solo comunicò con gli spiriti dei loro antenati, ma aveva ambizioni ben più ampie : comunicare con i Creatori del Cosmo. Complessi rituali, incantesimi e particolari oggetti. Vaste fortune furono investite nella costruzione di templi complessi che ancora oggi possiamo ammirare. Templi meticolosamente allineati ad importanti costellazioni e all’ellittica solare. Complesse mappe astrologiche per determinare i giorni più favorevoli per comunicare con spiriti, angeli, demoni e divinità del piano astrale.

I maestri delle scuole misteriche egizie non desideravano niente di meno che essere posseduti dagli spiriti degli Dei Creatori – le entità responsabili della creazione del pianeta, della vita e dell’universo : gli ““Ogdoad” (ογδοάς).

Negli ultimi trent’anni è sorta una maggiore comprensione delle dinamiche dell’antico Egitto. Massoni di altro grado da me (Chris Everard) intervistati dichiarano che i rituali magici di matrice egizia, come ad esempio quello di Memphis e Mizraim, vengono trasmessi ai nuovi membri. Presso l’università di Cambridge diversi professori suggeriscono agli studenti lo studio della traduzione inglese del secolo XIV dell’antico papiro conosciuto come “Stele di Rosetta”.

Paleoastronomia, datazione al carbonio e paleobotanica ci hanno permesso di sapere molto di più sull’antico Egitto rispetto al passato. Ma la maggior parte delle ricerche vengono portate avanti da dipartimenti universitari e/o da autori che non hanno niente a che vedere con l’Alta Magia Cerimoniale (da con confondersi con illusionismo da quattro soldi). E’ impossibile decodificare i monumenti egizi senza conoscere la magia, la comunicazione con gli spiriti, e specialmente senza conoscere le funzione delle sostanze psichedeliche ingerite a scopo rituale.

Quando osserviamo i monumenti egizi, ed in particolar modo quelli con entrate gigantesche, dobbiamo sempre tenere a mente che furono costruiti con il solo scopo di ospitare spettacolari processioni dei Sacerdoti e dei Regnanti, le cui date coincidevano con solstizi ed equinozi : Akenathon, la principessa Armana, la regina Nefertite e altri personaggi dal cranio allungato.

Alcuni templi, come quello di Dendereh, furono costruiti in allineamento con Sirio, Draco e Hydra e la data di incoronazione dei faraoni veniva calcolata utilizzando l’Astrologia.

L’Unione Astronomica Internazionale (UAI) divide il cielo in 88 costellazioni ufficiali con confini precisi, di modo che ogni punto della sfera celeste appartenga ad una ed una sola costellazione.

La costellazione più ampia è Hydra, la costellazione del serpente acquatico. Oltre ad essere oggetto di studio da parte dei sacerdoti egizi, essa era di grande interesse per tutti i costruttori di megaliti del passato.

A Hydra sono devoti l’Ordine degli Ogdoad, la “Fratellanza del Serpente” e “L’Ordine del Serpente d’acqua” , così come ogni Alchimista e Mago che si rispetti.

La Magia permeava ogni aspetto della civiltà egiziana, così come nelle comunità sciamaniche siberiane del deserto degli Anasazi nell’altopiano di Lhasa in Tibet, nei giardini dello Shinto e nel culto del Dragone Verde d’Oriente.

L’aria piena di incenso, il materiale lucente nel cerchio magico centrale, le stelle nei soffitti comunicanti, formule complesse e lume di candela costituivano il fulcro delle attività notturne per l’Elite Reale per eoni ed eoni prima dell’invenzione della televisione e della radio. La magia era ed è un fenomeno globale che ha affascinato i potenti di ogni epoca, compresa la nostra.

Individuare e venerare i creatori del Cosmo (“Ogdoad”) fu un’ambizione attorno alla quale sono nate un’enormità di congreghe dedite all’occulto. L’ Arte Magica era una vera e propria scienza, che spesso richiedeva la manipolazione degli iniziati per mezzo degli allucinogeni. Lozioni, pozioni, inalazioni, Yoga, erbe, vino…

Il più importante aspetto, sul quale sia in Egitto che in “Sumeria” ed in Persia gli adepti si sono concentrati era quello della reincarnazione. Per quanto riguarda l’Egitto dobbiamo molto ai “Testi Delle Piramidi”, un’antichissima collezione di rituali funebri e formule magiche scolpite nelle pareti interne e nei sarcofagi della Piramide di Unas. I testi tracciano un parallelo tra l’ascesa di Unas al regno degli spiriti e il ciclo quotidiano del Sole. Secondo gli egizi ogni notte il sole discendeva in una dimensione invisibile – il “duat” – e il giorno successivo risorgeva. I colori dell’Alba simboleggiavano appunto il mestruo cosmico e il sangue della placenta che contraddistingue ogni nascita.

Nel libro “The Mytichal Origins of Egyptians Temple” è presente una descrizione precisa degli eventi che ebbero luogo nei primordi – i cosiddetti “Zep Tepi” – tempi e luoghi che precedono l’esistenza stessa dello spazio-tempo. Le acque scure e caotiche dell’Oceano di Nun, apparentemente esistente in una dimensione occupata da un misterioso gruppo di Dei noti come “Ogdoad”.

Possiamo ipotizzare che furono questi Ogdoad a modificare il DNA permettendo il sorgere di pianeti acquosi. Secondo il mito della creazione di Edfu, una sorta di ispirazione divina generò questi otto dei creatori. Essi incarnavano il modello biologico-archetipico di umanoide bipede, umanoide-anfibio ed umanoide rettiliano.

Queste misteriose entità hanno anche altri nomi, come “Anima di Thoth” o “Dei del Caos”. La volontà e la parola degli Ogdoad produsse un leggero strato di terra che gradualmente ricopriva la superficie dell’oscuro Oceano di Nun. Il primo cumulo di terra viene soprannominato “ Primeval Mound ” e compare nella mitologia egizia come un’isola sacra, sotto diversi nomi. Sempre secondo la mitologia egizia, è in prossimità di quest’isola che sarebbe sorte la piana di Giza e la Grande Piramide.

Questo strato di terra si sarebbe poi evoluto nella “Pangea” mentre l’oceano oscuro di Nun avrebbe accompagnato questo processo transitorio con le sue eruzioni vulcaniche. 

Quanto alle forme di vita, la scienza stessa concorda sul fatto che le primissime si sono formate nell’acqua per poi evolversi nei moderni anfibi e popolare la terra ferma.

Allo stesso modo egli egizi credevano che, nel caos primordiale, la vita si sia sviluppata innanzitutto in un oceano archetipico, e che le prime forme di vita fossero appunto gli otto Ogdoad : quattro uomini raneiformi e quattro donne serpentiformi.

Anche il motto del 33° grado della Massoneria – Ordo ab Chaos, l’ordine dal caos – si ispira a questo mito. Gli otto Ogdoad fanno anche parte della mitologia greca e danno un duplice significato al numero arabo “8” attraverso il simbolo matematico “∞” (INFINITO) che è un otto ruotato di 45° I ritrovamenti archeologici dell’Iraq dimostrano che anche presso i Sumeri gli Ogdoad erano conosciuti, in particolare nella cultura di Ubaid.

Ubaid

Purtroppo nel 2003 il museo di Baghdad è stato saccheggiato dagli USA, i cui vertici adorano segretamente gli Ogdoad. Ma non sono gli Ogdoad ad essere malefici, quanto quelle congreghe che usano la magia cerimoniale per influenzare la sfera politica, militare e sociale. Tutto è stato creato dagli Ogdoad, e per tanto la loro venerazione è alla base di ogni culto esoterico ed occultistico. Dal termine “Ogdoad” discende anche la parola “Goetia”.

Goetia (latino medievale, anglicizzato /ɡoʊ.ɨti/ goety, da γοητεία greco Goitia “stregoneria”) si riferisce a una pratica che include l’invocazione di angeli o dei demoni, e l’uso del termine in inglese deriva in gran parte dal grimorio del 17 ° secolo la Chiave Minore di Salomone, che dispone di un Ars Goetia come la sua prima sezione. Esso contiene le descrizioni della evocazione di settantadue demoni, notoriamente a cura di Aleister Crowley nel 1904 come Il Libro della Goetia di Re Salomone.

Gli Ogdoad erano noti presso gli egizi con i seguenti nomi :

• Amon & Amaunet – il Dio e la Dea dei i regni invisibili

• Nun & Naunet – il Dio e la Dea delle acque primordiali

• Kek & Keket – il Dio e la Dea delle tenebre

• Heh & Heket – il dio e la dea del cosmo infinito

Le iniziali dei quattro Ogdoad-maschi compongono la parola “ANKH” Gli Ogdoad erano particolarmente venerati nel tempio di Hermopolis, la città di Hermes, in qualità di creatore di Hermes, ovvero di Thoth : matematico, architetto e mago della cultura egizia.

Gli Ogdoad sono figure portanti della Massoneria, del Templarismo e dello Gnosticismo. Lo gnostico/occultista Valentinius, nato in Africa e vissuto in Italia, ha fatto uso degli attributi degli Ogdoad come base per l’insegnamento delle “otto emanazioni ”. ll mito Valentiniano ha avuto una straordinaria influenza sui rituali e sulle cerimonie dei gruppi occulti dell’Europa del Mediterraneo. Si pensi all’archetipo “Bythos” – che corrisponde allo YANG del TAO – ed al suo opposto. Unitamente alla “mente” ed alla “verità”, secondo Valentino questi quattro principi costituirebbero l’origine di ogni cosa, eoni compresi. Sempre secondo Valentino, il trentesimo Eone è la Sophia dello gnosticismo, che rappresenta il desiderio della saggezza.

Sophia (in greco Σοφία, “sapienza”) è un concetto filosofico e religioso comune sia allo gnosticismo, di scuola alessandrina o di scuola siriana, sia all’ebraismo, sia al Cristianesimo. Essa assume il significato, in base al sistema al quale si applica, di Sapienza divina o parte femminile di Dio. A volte ci si riferisce a lei con l’equivalente ebreo di Achamoth (caratteristica della versione di Tolomeo del mito gnostico valentiniano).

Secondo le credenze egizie, alla creazione da parte degli Ogdoad seguì la cosiddetta “Età dell’Oro” . Presso i Dogon gli Ogdoad si sarebbero manifestati con il nome di “Nommos” e provenivano dalle “Oannes” – una sorta di paradiso. Anch’essi con delle sembianze anfibie, avrebbero condiviso con gli uomini il loro sapere per poi fare ritorno alle acque.

Nella contemporaneità sono emerse un sacco di teorie circa l’influenza dei Rettiliani sulla Terra. Ciò che raramente emerge è ciò che riguarda gli Ogdoad, la Goetia, i Grimori e gli allucinogeni da utilizzare per “varcare la soglia”.

E’ di fondamentale importanza capire che gli Ogdoad non sono malvagi. Essi ospitano entrambi i principi di “bene” e di “male”, di uomo e donna, di cielo e terra, di acqua e di fuoco, di luce e di tenebre.

E’ invocare uno di questi principi – ignorandone l’opposto – che crea lo squilibrio. E di qui la distinzione fra “magia bianca” e “magia nera”.

Testo

Chris Everard – STONE AGE PSYCHEDELIA

Traduzione

Mark

Immagini

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