L’Esoterismo “cristiano” neo-gnostico. Sesso e castità, ritenzione del seme e generazione del corpo di luce.
Tutte questi concetti apparentemente opposti sono conciliate dalla magia sessuale di matrice cristiano – gnostica, forse perché come recita un vecchio proverbio, «di necessità, virtù!». Chi vuole seguire la via della castità e della continenza, in base al proprio credo religioso, lo fa, ma tutti gli altri che non ci riescono e rischiano di sentirsi ingiustamente come degli immondi peccatori incontinenti cosa devono fare? Semplicemente si rivolgono al cristianesimo esoterico. Sia chiaro, che questo aspetto non è riconosciuto dall’ecclesia ortodossa che invece di comprendere le necessità umane sta chiusa in se stessa, generando mostri, ovvero genealogie di Papi e cardinali sesso-dipendenti, inquisitori dediti alla violenza sessuale, notizie quotidiane di cause aperte contro centinaia e centinaia di preti pedofili sparsi nel mondo.
Il cristianesimo esoterico, non sembra essere altro che una forma di mistica cristiana che cerca di recuperare quella ormai perduta con il cristianesimo delle origini. Si rivolge in realtà a persone veramente religiose che vogliano praticare una sorta di matrimonio perfetto tra coniugi, i quali non volendo né procreare dopo 10 figli, né mettersi il preservativo, (simbolo ai loro occhi di desiderio puramente sessuale), né praticare l’autoerotismo, né votarsi alla castità, che li renderebbe più deboli verso i desideri fisici e li allontanerebbe affettivamente, possono trovare un perfetto compromesso nel potersi amare corpo e anima, attraverso il sesso, come momento trascendentale di unione mistica, per mezzo della tecnica della ritenzione del seme e il riassorbimento degli umori femminili. In questo atto di amore, possono sentire di entrare in contatto con il divino, purificando ed elevando attraverso il loro amore spirituale, anche il loro amore fisico, trasmutando il tutto in qualcosa che trascende il semplice amplesso biologico.
Samael Aun Weor e il Matrimonio perfetto
Il matrimonio perfetto è un corposo manuale di alchimia sessuale per la coppia, scritto e pubblicato da Samael Aun Weor (1917-1977) nel 1950 . Fondatore della Chiesa Gnostica Cristiana Universale, ancora molto attiva, si formò tra lo Spiritismo, la Società Teosofica e la Fraternitas Rosicruciana Antiqua di Arnoldo Krumm-Heller attraverso il quale venne in contatto con la massoneria di frangia e forme di magia sessuale che come abbiamo già detto erano influenzate dagli esperimenti di Theodor Reuss.
Il libro di Samael Aun Weor è scritto con una ritmica dicotomica, quasi mantrica, cioè ossessivamente ripetitiva, che toglie qualsiasi dubbio sulla preoccupazione principale dell’autore: chi legge deve aver ben chiaro che ci sono solo due strade, o il bene o il male, o “i bianchi” o i “neri”, o la luce o le tenebre.
Questa dicotomia non è mai associata alla femmina e al maschio in quanto tali, come nella visione cristiana: Adamo buono – Eva cattiva. Il pessimismo cosmico e il giudizio senza appello, riguardano l’impossibilità di salvezza per tutti, specie per gli infrasessuali, ed è perfettamente affine alla visione gnostica del vescovo Valentino che divide la razza umana in pneumatici, psichici e iliaci . Talvolta vengono inseriti discorsi su antiche credenze che saranno spiegate alla luce di teorie scientifiche avveniristiche e si sente tutta la fede di origine illuminista nei confronti del progresso tecnologico, che si svilupperà in eccessivo positivismo scientifico tra gli anni 60 e 70. Nei momenti forse più personali e ideali, quando cioè si parla dell’Amore e dell’Unione sessuale, la prosa si fa poetica e mistica. Nel complesso è un’opera difficile da perseguire se non se ne condividono i principi fino in fondo. Da parte mia io mi limiterò a descriverne il senso generale, perché lo studio approfondito spetta ai suoi seguaci.
Il testo inizia e va avanti per molte pagine ribadendo a più riprese che la magia sessuale si pratica ovunque, ma scordiamoci la citazione delle fonti, in un’opera “d’ispirazione”:
« Nel Cristianesimo Esoterico, magia sessuale si pratica nel Buddismo Zen, magia sessuale si pratica tra gli Yogi Iniziati, magia sessuale si pratica tra i Sufi Maomettani, magia sessuale si praticò in tutti i Collegi Iniziatici di Troia, d’Egitto, di Roma, di Cartagine, di Eleusi, magia sessuale si praticò nei Misteri Maya, Aztechi, Incas, Druidi, ecc.»
«La Sintesi di tutte le religioni, scuole e sette è la magia sessuale e il Cristo Cosmico.» Il Sesso viene trasformato in uno strumento di conoscenza, che resta fedele sia ai dogmi cattolici, che a quelli gnostici, quindi potrebbe essere effettivamente valido per tutti gli esoterismi di matrice cristiana, ma non ovviamente per quelli di altro indirizzo:
«Noi insegniamo la Dottrina della Sintesi. Questa dottrina non può mai essere contro le diverse forme religiose. I nostri insegnamenti sono contenuti in tutte le religioni, scuole e credenze; se il lettore facesse uno studio serio di tutte le Religioni del mondo, troverebbe il fallo e l’utero come sintesi di tutti i Misteri. Non si conosce religione primitiva o scuola di Misteri in cui siano assenti il Cristo Cosmico e i Misteri del Sesso. La Dottrina della Sintesi non può danneggiare nessuno perché è la sintesi di tutto. Invitiamo i devoti di tutti i culti, scuole e credenze a fare uno studio comparato delle religioni. Invitiamo gli studenti dei diversi sistemi di autoeducazione intima a studiare l’Esoterismo Sessuale di tutte le Scuole Segrete di Misteri. Invitiamo tutti gli yogi a studiare il sesso-yoga e il tantrismo bianco dell’India, senza il quale nessuno yogi può ottenere la liberazione assoluta. La magia sessuale e il Cristo sono la sintesi di ogni studio esoterico qualunque sia il suo nome, forma religiosa o sistema educativo.»
Samael Aun Weor propone dunque una via di trasmutazione sessuale che a suo parere è l’unica lecita, perché la somma di tutte le scuole precedenti, ma ovviamente esiste anche una tradizione diabolica nemica dalla quale bisogna difendersi. Fedele alla tradizione gnostica anche lui considera Jahveh «un Angelo caduto terribilmente perverso.» Di conseguenza «Jahvéh è il genio del male. Cristo è il capo della Gran Loggia Bianca, e Jahvéh, sua antitesi, è il capo della Gran Loggia Nera.». Esistono quindi:
«la corretta interpretazione dei misteri del sesso. Esiste la falsa interpretazione dei misteri del sesso. I Maghi Bianchi non spargono mai il seme. I Maghi Neri spargono sempre il seme. I Maghi Bianchi fanno salire il serpente igneo dei nostri magici poteri lungo il canale midollare. I Maghi Neri fanno scendere il serpente verso gli inferni atomici dell’uomo. Gli Dei e i Demoni vivono in eterna lotta. Gli Dei difendono la dottrina della castità. I Demoni odiano la castità. La radice del conflitto tra Dei e Demoni è nel sesso. I Maghi Bianchi seguono il sentiero del Matrimonio Perfetto. I Maghi Neri amano l’adulterio e la fornicazione. Il serpente che sale è positivo. Il serpente che scende è negativo. Quando sale, è il serpente di bronzo che sanava gli Israeliti nel deserto. Quando scende, è il serpente tentatore dell’Eden. Quando sappiamo adorare e baciare con tenerezza infinita e castità suprema, il serpente sale. Quando godiamo ardentemente della lussuria e versiamo la coppa, il serpente, ebbro di follia, precipita verso gli inferni atomici dell’uomo.»
Nello gnosticismo Valentiniano della Pistis Sophia il matrimonio fisico, in teoria, non sarebbe necessario, perché ognuno deve ricevere il suo proprio angelo e realizzare un matrimonio spirituale. Come ciò avvenga non lo sappiamo. Al contrario, lo gnosticismo di Samael Aun Weor rivela nei dettagli la sua interpretazione pratica del problema ipotizzando che coloro che si stanno purificando (stanno facendo uscire i demoni), e continuano a rischiare di essere riposseduti dalle energie demoniache, devono ricorrere necessariamente all’unione matrimoniale fisica come strumento di perfezionamento. L’unione tra coniugi protegge la coppia permettendo di indirizzare le energie sessuali verso se stessi, cioè verso la creazione dei corpi di luce, invece di lasciarle in balia del desiderio carnale che distoglie dalla ricerca del proprio angelo e conduce al mondo della molteplicità, opposto a quello della reintegrazione con l’Uno.
La “fedeltà coniugale diventa strumento di difesa” attraverso l’uso che si fa del “seme”, cioè delle proprie energie vitali e spirituali. “Spargere il seme verso gli inferni atomici dell’uomo” vuol dire manifestare il desiderio di allontanarsi da Dio, e queste precise parole sembrano far eco polemicamente ad Aleister Crowley che, invece, aveva scelto di rappresentate l’immagine del Diavolo dei Tarocchi sotto forma di un bucolico caprone che troneggia su un enorme fallo che erutta, simile ad un vulcano, ma anche a un fungo atomico, mentre nei suoi testicoli spermatozoi antropomorfi premono e scalpitano per uscire. Per Samael Aun Weor Spargere il seme è un atto contro se stessi, poiché «Il seme è l’astrale liquido dell’uomo. La luce astrale è nel seme. Il seme è la chiave di tutti i poteri e la chiave di tutti gli imperi» .
Lasciarlo uscire sarebbe come far defluire la sostanza della propria anima, far uscire ancora Eva.
L’Esoterismo Cristiano secondo Tommaso Palamidessi.
Esiste un’altra fonte per l’esoterismo cristiano, che applica teorie di trasmutazione sessuale, ma non appartiene al filone gnostico: si tratta dell’italiano Tommaso Palamidessi, (1915 – 1983), coetaneo di Samael Aun Weor . Palamidessi possiede una bibliografia altrettanto corposa e poliedrica. Fu influenzato dalle correnti esoteriche del suo tempo a partire dallo spiritismo, la teosofia, la massoneria, il martinismo, lo yoga tantrico indiano e tibetano, il sufismo, ma coltivò anche interessi come l’astrologia, l’alchimia, la medicina, la botanica e la passione per l’antico Egitto. Il suo esoterismo cristiano integra psicologia, arte iconografica, medicina, erboristeria, astrologia, teurgia, dietetica, yoga, esercizi per il corpo fisico, per i viaggi astrali, per il recupero dei ricordi delle vite precedenti e per il potenziamento delle facoltà mentali, attraverso tutta una serie di tecniche di risveglio iniziatico tese a creare un percorso che investa tutti gli aspetti possibili della vita umana. È presente anche una tecnica di Magia Sessuale Sacra, per costruire il “corpo di luce” analoga a quella di movimenti neo-gnostici, ma si distingue da essi perché le fonti a cui Palamidessi si ispirava non sono quelle dello gnosticismo, ma quelle dei Padri della Chiesa e degli aspetti sofianici della Ortodossia Orientale antica e moderna. La Società Archeosofica da lui fondata, a differenza della scuola di Samael Aun Weor, non si è suddivisa in varie correnti interpretative, ma è tuttora attiva e centrata sotto la guida dell’erede spirituale di Palamidessi. Come l’altra si addice e si rivolge proprio a quei cristiani praticanti che desiderano una partecipazione più attiva e profonda con il culto della loro religione, che il sacerdozio del clero romano non permette.
A questo punto in qualcuno sarà già sorta questa domanda: – ma se non si è né cristiani ortodossi, né cristiano gnostici? Se non si è proprio cristiani, se si segue un’altra religione o se non si ha proprio bisogno del sostegno di una religione per percorrere un cammino interiore, esistono altre strade e una magia sessuale alternativa o diversa? –
Evidentemente si.
Da questo momento cambiamo pagina e osserviamo tutti quei mondi paralleli, quei piani di realtà alternativa del “multiverso” esoterico che convivono disinteressati gli uni del giudizio degli altri, abitualmente etichettati come “controiniziati ” e “luciferini”, (qualche volta anche a ragione), ma che potrebbero rivolgere ai loro accusatori le stesse accuse che Samael Aun Weor temeva e rifiutava per se stesso «Gli attacchi di cui siamo stati vittime, le persecuzioni, gli anatemi, le scomuniche, ecc., si devono all’ignoranza, alla mancanza di studio».
Magia Nera e Magia Sessuale
Quando la Magia Sessuale viene usata per l’ottenimento di particolari poteri, vantaggi e privilegi utilizzando la violenza, la coercizione, il plagio, l’uso e l’abuso delle energie o addirittura della vita altrui, stiamo certamente parlando di Magia Nera. Quando, invece, ci riferiamo alle pratiche sessuali, come a un sistema di trascendenza spirituale con un risvolti extrasensoriali, parliamo di Magia Bianca o Rossa, il cui più illustre parente prossimo è il Tantrismo.
I libri che ho preso in considerazione per questi capitoli, rappresentano ancora una volta l’ambiente esoterico cristiano sul finire dell’ottocento, in certa misura Neo-Gnostico, ma orientato stavolta verso una forma di Magia Proibita. La scelta non è stata personale, ma obbligata, poiché le opere più importanti e conosciute fanno abbondante uso di metafore cristiane. I testi più importanti non sono molti, ma permettono di farsi un’idea tanto sulla effettiva validità dei metodi proposti che su ciò che gli Esoteristi dell’epoca, si aspettavano di ottenere con queste pratiche.
« Sia il mago che lo gnostico intuiscono che la sessualità può essere la chiave o la porta d’accesso per altre realtà; ma essi dissentono in base agli orientamenti: ascetico da una parte e dissoluto-sensuale dall’altro . »
La prima parte di questa affermazione di Peter König è corretta, ma non è altrettanto giusto porre il problema etico-interpretativo, in termini di “attività sessuale libertina”, dato che la mentalità in fatto di sesso è diversa da epoca in epoca, da civiltà in civiltà. Ciò che pone questi testi nel campo della Magia Nera, non è l’utilizzo dei fluidi corporei sessuali, ma il tipo di finalità teurgica che vi si nasconde dietro. La maggior parte degli autori presentano se stessi come degli antiquari, che raccolgono curiosità, invitando il lettore a distinguere tra una magia lecita e una illecita, salvo poi descrivere in dettaglio una serie di rituali stregoneschi, che l’adepto può sentirsi libero di usare secondo coscienza se ritiene di averne sinceramente bisogno (sopportando un eventuale “colpo di ritorno ”). In base alla differenza di obiettivi, alcuni Esoteristi vengono chiamati occultisti, maghi neri, controiniziati o “gnostici libertini ”, in contrapposizione agli Iniziati o Maghi Bianchi. Questa distinzione può risultare molto “elastica”, laddove un’operazione di difesa possa essere interpretata come il pretesto per un’azione di attacco, in modo non dissimile dal “dichiarare una guerra preventiva”. Georges Saint Bonnet, nel 1959 scrive:
« Attenzione! Non si tratta di lussuria ma di trascendenza… L’operazione magica effettuata in un ambito ed influsso sessuale è più facile e feconda Ma, attenzione! Noi diciamo ambito ed influsso sessuale così come potremmo dire: tensione erotica. Ma non lo diciamo…
Si tratta della ricerca di potenzialità e non di piaceri. Si tratta di captare delle forze non per utilizzarle al loro livello abituale, ma oltre, se non per sublimazione, per lo meno per sfasamento, transfert, riporto o trasporto… Tutti l’hanno capito, credo: c’è, all’inizio del sistema o del processo di cui stiamo parlando, un superamento ed un abbandono necessario della sessualità lussuriosa, libidinosa o libertina, a favore di una sessualità spoglia e casta, depurata, trascendente… Sappiamo perfettamente che questi procedimenti sono suscettibili di un’applicazione al peggio. Affermare il contrario significherebbe mentire e, del resto, non servirebbe a niente. E’ meglio dire, pertanto – e sempre obbedendo al vero – che in caso di utilizzo della magia sessuale per scopi perversi, impropri, disonesti o soltanto equivoci, questa si ritorce inevitabilmente verso l’operatore. Più oltre vedremo come, perché ed in ragione di quale meccanicità irreversibile ciò avvenga, peraltro senza rapporto con ciò che gli uomini chiamano la morale… »
Il libro “principe” di questa particolare letteratura teurgico-alchemica non appartiene né a Crowley (1875 – 1947), che si faceva chiamare La Bestia 666, né a Maria de Naglowska (1883 – 1936) con il suo Satanismo Femminile. Non colpisce neanche Anel-Kham con i suoi fantasiosi e distorti racconti di Sabba e cerimonie sataniche: il testo che lascia sconcertati, tutti quelli che lo leggono, è Il Corpus Philosophorum Totius Magiae, attribuito a Giuliano Kremmerz (1861 – 1930) e si trovano pubblicati in Lo Sputo della Luna. Documenti sulla magia sessuale, a cura di Vittorio Fincati. Si racconta che le tecniche contenute in questi libri deriverebbero da Cagliostro e dalla Scuola Napoletana, ma come siano arrivate a Kremmerz, non è dato saperlo. Considerando che gli «Insegnamenti e rituali sorti da questi materiali sono rivelati al vertice di numerosi Ordini iniziatici in forme diverse » è possibile che all’origine di queste pratiche vi sia stato un qualche altro materiale ancora più antico, che passando di mano in mano, sia stato rielaborato a seconda delle esigenze e dell’orientamento di coloro che ne sono venuti in possesso.
Queste operazioni sarebbero state “citate” una prima volta nel 1897, nel trattato La Venere Magica di Paul Sedir, per venir poi pubblicate in forma integrale, ma a tiratura limitata, negli anni ’80, infine, negli anni ’90, sono state riproposte da Vittorio Fincati. In considerazione della problematiche dottrinali che circondano questo libro, da parte mia, non ho nessuna difficoltà a riferirmi a esso come allo Pseudokremmerz, così come viene chiamato nella versione che ho consultato on line. Non avendo la possibilità di consultare altre edizioni del Corpus Philosophorum Totius Magiae, d’ora in avanti, mi riferirò a questo complesso di testi come allo “Sputo della Luna”.
Alchimia e Magia Nera
Tre sono i miti inossidabili dell’Alchimia: trasformare il piombo in oro, ottenere la panacea per tutti i mali e conseguire l’eterna giovinezza.
L’Arte Regia preannuncia il ritorno dell’Età dell’Oro, un’epoca futura, nella quale la Saggezza dei Filosofi, influenzando la Ricerca Scientifica, eliminerà le malattie, la morte, la povertà, in poche parole: i motivi stessi delle guerre e dell’infelicità.
Per quanto questa “fede nel progresso” possa apparire ingenua e utopistica, non si tratta altro del desiderio più antico del mondo. Un sogno che non ha niente di egoistico e materialista, nella sua ambizione di pace e prosperità per tutti, ma che purtroppo deve fare i conti con coloro che hanno scopi molto distanti dalle finalità ultime dell’Alchimia. Così come la Scienza non è sempre portata avanti da persone interessate al benessere di tutti gli esseri viventi, così anche l’Arte dei Filosofi, si ritrova citata in opere di Magia Nera, a causa di persone che ricercano unicamente il profitto personale e che io non mi sento di chiamare veramente Alchimisti. Per stare lontani dalla Magia Nera, la Legge è semplice:
«Ama il tuo prossimo come te stesso e tutti i poteri ti arriveranno. Potrai così usare di questi poteri senza timori o rischi se ami veramente il tuo prossimo come te stesso »
Il Corpo di Luce e il metodo “Kremmerz”
Una delle cose che distinguono il Cristianesimo dall’Esoterismo Cristiano è la credenza nella Metempsicosi. Questa idea trova giustificazione nella sopravvivenza del pensiero degli antichi filosofi (spesso iniziati ai culti misterici) e nella dottrina gnostica degli eoni. Lari-nascita del concetto di Medium e l’influenza della religione indiana sull’Esoterismo ottocentesco, non fecero altro che rinforzare questa tesi. All’epoca, vi erano persone che non pensavano che sarebbero entrate nel Paradiso Celeste subito dopo la loro morte e si interrogavano su quello che la loro anima immortale avrebbe fatto in attesa del giudizio universale. Dalle biografie degli Esoteristi più famosi, emerge come quasi tutti si dedicassero allo spiritismo e fossero convinti di essere la reincarnazione di qualche grande iniziato del passato. Samael Aun Weor stesso ci credeva, pur dedicandosi a pratiche di trasmutazione e purificazione spirituale allo scopo di essere riammesso al cospetto di Dio. Chi, invece, come lo Pseudokremmerz, sembrava molto più interessato a controllare il ciclo delle rinascite, poteva arrivare ad avvalersi di pratiche di Magia Proibita. Non si comprende come, abbandonando la Via della Reintegrazione Celeste, si potesse pensare di sfuggire all’inevitabile giudizio divino finale, ma evidentemente alcuni erano convinti che l’anima immortale avesse bisogno di un corpo immortale o che fosse necessario scegliersi da soli un altro corpo in cui trasmigrare, per non perdere tutto ciò che si era ottenuto nelle vite precedenti, nell’attesa della fine dei giorni. Sia per la reincarnazione degli Antichi, che per quella Orientale, solo le anime illuminate possano ricordare le vite precedenti e scegliere come tornare in questo mondo, tutti gli altri rinascono come tabula rasa. Non vi è accordo, su cosa si intenda per essere degli “illuminati”, dato che lo Pseudokremmerz, oscillando tra concezioni cristiane, indiane e pagane, intravede una via di uscita in una pratica pseudoscientifica di “autodivinizzazione” fisica, piuttosto che nel miglioramento per mezzo di trasformazione spirituale.
Le operazioni descritte nello Sputo della Luna si basano su tre fattori principali: la Magia Sessuale, come fonte di energia per il processo, l’Alchimia come metodo “scientifico”, la Metafora Cristiana come sostegno legittimante per una Magia Proibita dai confini morali molto elastici.
Come in tutti gli altri ordini esoterici, per prima cosa è necessario attivare o creare il Corpo di Luce.
Nel testo sono presenti forse le prime influenze orientali, laddove si parla di centri occulti (i Chakra) e respirazione (Pranayama), a cui si aggiungono il classico mito biblico della divisione e della caduta dell’Adamo Cosmico. Per conseguire la reintegrazione è necessaria la “solita” riunione delle due metà “polarizzate” per mezzo dell’unione sessuale.
Fin qui apparentemente niente di nuovo, ma il tentativo di distinguere il Mago dallo Stregone appare una forzatura man mano ci si addentra nella pratica. Per quanto riguarda il modo di ottenere l’Immortalità, già nel Matrimonio Perfetto, Samael Aun Weor diceva che i Maghi Neri hanno un modo “diverso” di usare i fluidi corporei a scopo di reintegrazione: essi “spargono il seme”. Anche lo Pseudokremmerz ritiene che il corpo umano sia una specie di alambicco energetico, ma presenta un modo alternativo e proibito di riassorbire i fluidi energetici sessuali. Egli propone di utilizzare tutti quanti i fluidi corporei e di riassorbirli, solo dopo che sono usciti dal corpo e sono stati trattati secondo precise pratiche “alchimistiche endogene”.
Alla Ricerca dell’Immortalità: Avatarismo, Vampirismo e Necromagia
Una volta completata la restaurazione del Corpo di Luce, per mezzo dei Tre Maestrati, viene introdotto il tema della Metempsicosi, sfruttando tematiche gnostico-angeliche:
«Come tu discepolo avrai visto esiste una gerarchia ascendente e discendente di Spiriti dagli altissimi agli infimi e in rapporto al punto 0 o individuo, spiritualità dell’uomo che trovasi dopo la caduta a un livello intermedio. Questa caduta conglomerando in corpo grave i principi individuali dell’uomo divino (o Adamo androgenico) ha prodotto una creatura dotata di principi spirituali di ambedue le gerarchie comprese anche le essenze elementari e gli Spiriti materiali alla Terra legati. Questi spiriti inferiori o superiori si discosta dalla costituzione animica dell’uomo per maggiore o minore grado di purezza, cioè di vicinanza spirituale al mondo delle cause. Com’e che questo Adamo primigenio era a contatto diretto con l’Ente primario (Dio), la caduta materializzando in corpo la costituzione sua occulta ne ha fatto un essere non uguale nei vari tipi individui, perché essi specifici hanno più o meno grado di purezza assoluta o, per meglio spiegare, cercano di risalire al mondo delle Cause Prime (Dio) elevando sé stessi nelle continue reincarnazioni (ecco che la via di ascesa alchimica abbrevia e di molto queste reiterazioni incarnative). Invece gli spiriti superiori sono in più o meno grado ancora a contatto con la Prima Causa, conservando un grado di purezza più o meno accentuato del loro spirito animico. Gli spiriti inferiori hanno invece nella costituzione loro occulta più o meno grado specifico materiale, cioè per inversa elevazione spirituale, e cioè sono più infimi e più abietti nel grado loro animico. La caduta dell’Adamo androgenico ha posto l’uomo materiale in un purgatorio necessario alla sua sublimazione spirituale, acciocché egli debba riconquistarsi la virtù sua originale dopo una lotta con gli spiriti bassi che lo tengono prigioniero. Questa lotta dura per molte o moltissime incarnazioni, come ché la scintilla spirituale individua ha più o meno grado specifico di purezza, cosicché il punto 0 della tabella che ti ho ora dato è il punto dove trovasi l’uomo comune cioè il tipo medio individuo. La conseguenza della caduta essendo la prigione di carne ecco che l’uomo se ne deve affrancare per tornare di nuovo nella beatitudine perfetta (e come vedi, discepolo, la via alchimica è via integrativa rapidissima dei principi divini), ma gli Spiriti delle Gerarchie che ti ho elencato non hanno virtù loro di ascesa o discesa evolutiva, cioè trovasi in un piano loro proprio assegnato da Dio al tempo del principio e dal quale loro non possono cangiare di grado specifico animico, cioè per essi spiriti non sussiste il problema grande della reincarnazione perché essa è chiave purgatrice solamente della creatura uomo .»
Se ne deduce che il motivo alla base della necessità di creare il Corpo di Luce è legato al problema della Reincarnazione associata a un “momento purgativo”, una forma di espiazione che l’essere umano deve affrontare per potersi affrancare dalla Ruota della Vita (il Samsara). Su questa base sarebbe stato logico aspettarsi una serie di tecniche e precetti dedicati alla trasformazione spirituale, qualcosa di simile a questa Sutra Buddhista del Prajnaparamita (Sutra della perfezione della saggezza o Sutra della conoscenza trascendente):
« Sveglia la tua volontà, possente e suprema: pratica l’amore, dai gioia e protezione; che la tua generosità sia come lo spazio, senza confini né discriminazioni. Fa buone cose, non solo per te, ma per tutti gli esseri dell’universo; salva e libera coloro che incontri; aiutali a conseguire la saggezza della Via. »
Niente di tutto questo. Il nostro autore ci sorprende rivelandoci la dottrina della Trasmigrazione Avatarica o della «reincarnazione volontaria», che non ha niente a che vedere con «l’embriologia iniziatica» del Fiore d’Oro, o con le concezioni Avatariche Tantrico-Buddiste. Si tratta di una pratica ascrivibile a una forma di Magia Cerimoniale che si connette direttamente con la credenza nella possessione di un medium e con i pericoli dell’uscita della coscienza dal corpo:
«Come afferma Dodds, questo ramo della teurgia è particolarmente interessante per la sua evidente analogia con lo spiritismo moderno , per quanto tra teurgia e spiritismo, nonostante le analogie, vi sia, come asserisce lo studioso, una differenza basilare quel che gli spiritisti attribuiscono all’attività di una mente umana disincarnata i teurgi di norma l’ascrivono a dei o a demoni non umani .»
Lo scopo della Magia Avatarica è quello di disincarnarsi, per sottrarsi al ciclo delle rinascite, trasmigrando volontariamente in un altro corpo, dal quale sia stato allontanato il precedente “inquilino”, con la magia. Un simile metodo, eticamente discutibile, non ha niente a che fare con l’Avatarismo Indiano, secondo il quale una persona, una volta raggiunta l’Illuminazione spirituale, decide di tornare a operare sul piano materiale in forma semidivina, per aiutare l’umanità a progredire spiritualmente:
«Questa Magia Avatarica, i cui elementi formano l’ultimo libro di questa opera di denudamento iniziatico consiste in una chimica misteriosa per la quale in un corpo vivente ed intelligente si stacca l’anima e si immette definitivamente o temporaneamente in un altro corpo da cui precedentemente si sia allontanata l’anima, o il far cambiare l’anima di un corpo vivo con quella di un genio, di un eroe o nume. Il solo annunzio di questa altissima parte della Magia operante è sbalorditiva pel profano eppure questi mutamenti molte volte sono naturali e occasionali. Poiché i più grandi casi di tali mutazioni o scambi, avvengono e si manifestano nelle follie, dove ordinariamente tra il contenente (corpo umano) e il nuovo contenuto (anima sostituita) vi è incompatibilità e disequilibrio. Gli antichi sacerdoti innanzi ai pazzi consultavano lo spirito che discorreva in essi, come il più recente venuto dall’Empireo. Gli Avatar o sostituzioni di anime fatte magicamente sono procurati creando una graduale proporzionalità tra l’anima che è immessa e il corpo che è stato privato dell’anima sua. Questa è la prova che stabilisce per noi l’indiscutibilità scientifica che l’anima è la padrona delle sensazioni corporee di cui gli organi non sono che mezzi dall’alto in basso e dal basso in alto .»
Accanto alla continuità per iniziazione, viene introdotta la continuità per metempsicosi, in modo da imporre maggiormente agli altri la propria “autorevolezza”. Queste teorie con molta probabilità, sono all’origine di leggende come quelle riguardanti l’immortalità di Cagliostro e Saint Germain e fanno comprendere come mai anche Crowley (1875-1947) affermasse di essere la reincarnazione di Eliphas Levi (1810-1875), morto lo stesso anno della sua nascita.
Ci sono vari modi per impossessarsi del corpo di un altro individuo, che sconfinano in aberranti, quanto fantasiose, pratiche di Vampirismo e Necromagia, realizzate attraverso sigilli magnetizzati con pratiche erotiche o autoerotiche:
« Allora sappi discepolo che esso IBI puoi immettere per Magia Avatarica, cioè di infondimento, in un corpo umano privo del suo corpo mercuriale, e questo caso si possa avere per morte naturale di quell’individuo o per magia vampirica per cui l’anima umana (intesa come somma dei corpi sottili) viene costretta ad allontanarsi dal suo saturnio. Ma se tu, discepolo, che per valido motivo vuoi trasferire il tuo IBI MERCURIALE nel corpo morto di un individuo onde condurre poi doppia vita, in bilocazione completa asservente il corpo di un altro, devi attendere il momento proprio della sua morte e, in un periodo di tempo che va da quel momento a due o tre ore dopo, devi operare la pratica del trasferimento. Naturalmente non ti sarà facile avere queste condizioni, ma non impossibile, e in un caso positivo devi operare così: pratica per alcuni minuti la respirazione di EA (circa 5-10), poi usa il sigillo che fa volare il tuo Ibi bruciandolo mentre poni la tua bocca molto vicino, quasi a contatto, con le narici del cadavere. Affinché il tuo Ibi che farai sortire in guisa di soffio dalla tua bocca penetri nel corpo morto attraverso le sue narici, comunicandogli il soffio vitale che, in sostanza, è il tuo IBI BOLANTE. Ricorda la simbologia cattolica del Genesi, quando Dio crea Adamo insufflando nel suo corpo appena formato dalla terra il soffio vitalizzante che lo anima facendone creatura vivente »
«Altra cosa che puoi fare è sostituire invece il tuo mercuriale nel corpo di un individuo vivente, e quest’altro prodigio potrai compiere su un essere umano adulto (quindi già stabilizzato nei corpi sottili) che sia meno sviluppato di te magicamente, facendo allo scopo uso della pratica evocativa dei corpi lunari dei vivi che ti ho precedentemente svelato. Questo si ha come unico modo per praticare l’operazione avatarica su di un vivo, cioè materializzando con le pratiche che sai il suo corpo lunare e, attraverso di questo, per Magia di irraggiamento (e se hai già esteriorizzato l’Ibi in precedenza, il termine irraggiamento comprenderai) infiltrandoti nel suo essere occulto spodestandone l’anima che si distaccherà da quel corpo per non più farvi ritorno »
«Se invece uno stregone vuole prendere possesso totale e definitivo di un altro corpo (sempre, naturalmente, di essere umano a lui inferiore mercurialmente- opera la pratica che ti ho descritta, però distrugge il suo primo corpo per suicidio trasferendo così tutti i principi occulti (e non solo l’Ibi) nel corpo altrui, ne prende completo dominio sotto tutti i livelli. Questa pratica si chiama l’Avatar nero ed è pratica esclusivamente stregonica che tu, discepolo, mai tenterai di fare .»
« E’ anche possibile similmente far infiltrare lo spirito di un Nume o di un Eroe, o di un Maestro già morto (che abbia raggiunto in vita sua la condizione di separando mercuriale perfetto, cioè che abbia sviluppato completo IBI Volante) nel corpo di un individuo vivente, sia esso nella condizione di adulto o di feto ancora nel grembo materno .»
La Messa dello Spirito Santo e le Operazioni Teurgiche Sessuali
L’associazione tra la Comunione Cristiana e l’ingestione dei fluidi sessuali è un tema assai ricorrente e non esclusivo di una sola società esoterica. Secondo Peter-R. König, l’Austriaco Carl Kellner (1851-1905), che inventò l’O.T.O. , e il tedesco Theodor Reuss (1855-1923), che lo fondò concretamente, risentirono dell’influsso di Paschal Beverly Randolph (1825 – 1875) . Randolph fondò il più antico gruppo Rosacruciano degli Stati Uniti, la Fraternitas Rosae Crucis, e sembra che ricevette una iniziazione anche da Hargrave Jennings, un occultista e scrittore inglese che interpretava la simbologia Rosacruciana in chiave sessuale:
« L’uomo a cui venne l’idea dell’Ordo Templi Orientis quale circolo privato nel quale operare la magia sessuale secondo linee tantriche nel lontano 1895 fu l’industriale austriaco Carl Kellner. Kellner non si trovava alla guida di alcun ordine, ma aveva solo alcuni amici con cui praticare la magia sessuale. Al momento della sua entrata in scena, Theodor Reuss considerò un’ottima idea quella di strutturare la magia sessuale in un ordine esoterico, e così i due crearono un gruppo occultista consistente di 10 gradi (più uno segreto). Nella sua casa c’era una camera senza finestre dove si svolgevano i riti tantrici per preparare l’Elisir, cioè l’insieme dei fluidi sessuali maschili e femminili. La struttura pseudo-massonico e templare introdotta nel 1903 da Theodor Reuss non era ritenuta importante da Kellner, e non vi è prova documentale che Kellner abbia mai usato il termine O.T.O. Il suo circolo era composto da Kellner, Reuss, Hartmann e alcune donne. Visto che in seguito Theodor Reuss farà riferimento alla Hermetic Brotherhood of Light come alla fonte centrale e segreta dell’insegnamento di Kellner, è facile dedurre che costui seguisse le dottrine di Paschal Beverly Randolph a proposito dell’uso di droghe per ottenere l’illuminazione durante un rapporto sessuale e dello sviluppo di tecniche come l’uso di una specie di fotografia interiore che rappresentava il volere da realizzare per focalizzare le energie sessuali su di un desiderio ».
A Randolph, si deve il libro che tratta della Polarizzazione dei Sessi, pubblicato postumo nel 1931 da Maria Naglowska (1883-1936), ma riguardo alle operazioni teurgiche Spermatiche, i testi più completi sull’argomento sono ancora una volta quelli dello Sputo della Luna attribuiti a Kremmerz (1861 – 1930), che era contemporaneo di Kellner, Reus e Crowley:
« Accenno in questo luogo alla Messa dei cattolici e alla comunione sacramentale. Il rito greco come il cattolico riproducono nel sacrificio della Messa e della comunione la pratica di un segreto simbolico che pochissimi comprendo. Se il novizio è intelligente, assista alla celebrazione della Messa che ordinariamente lo stesso sacerdote celebrante non comprende, e spiega come un ricordo della Cena del Cristo. All’atto in cui l’ostia si eleva preghi che il mistero, ove ne sia degno, gli venga rivelato in tutta la sua nudità ieratica ed imparerà, con suo stupore, che gli stessi simboli sono consacrati nei 4 colori delle carte da gioco, il libro istruttivo e sapiente che i volghi leggono solo nelle partite in cui vendono alla cieca la fortuna loro più preziosa, il tempo. Nella Messa un calice raccoglie acqua e vino, corrente rossa e bianca della natura, i due spermi mercuriali simbolici dell’universo che si riproducono in ogni sua minima parte»
Un’ulteriore spiegazione riguardante i significati occulti della messa cristiana, si legge in Anel-Kham, Sesso e Occultismo, teoria e pratica della magia sessuale del 1938. Si noterà come le seguenti chiarificazioni si ricolleghino alla tradizione indiana della coppia Lingam Yoni, così come a quelle pagane della coppia Demetra-Dioniso (Pane e Vino, Cesta e Fallo) che effettivamente il Cristianesimo ha mutuato dalle Religioni Misteriche antiche:
«I sacerdoti di una Chiesa veramente cristiana e rispettosa della dottrina del Dio-Figlio dovrebbero comprendere il simbolo della croce; ora, per essi la croce rappresenta, a torto del resto, il patibolo su cui fu crocifisso Gesù, perché, lo facciamo notare di sfuggita, essi ignorano la vera forma di questo patibolo. Non è men vero del resto che la croce è il simbolo religioso del Secondo Termine, perché rappresenta l’unione dei due sessi, analoga al linga-yoni dell’India, così come il bastone è il simbolo religioso del Primo Termine, rappresentando il fallo trionfante, e come il Tau – T – è il simbolo del Terzo Termine, perché la barra orizzontale – sesso femminile – sovrasta il bastone cui si sovrappone incrociandolo. La Chiesa non ha mai capito che essa deve impartire la benedizione del Santo Sacramento, con l’ostensorio a forma di sole raggiante (fallico) contenente il pane (sperma, sostanza maschile), e con la coppa (cteica) contenente il vino (sangue, sostanza femminile). Al posto di ciò, essa mostra solo l’ostensorio all’adorazione dei fedeli, così come gli somministra, disprezzando la vera dottrina, la comunione unicamente sotto la specie del pane – salvo che nella Chiesa orientale dove i fedeli si comunicano con le due specie come i sacerdoti. Tuttavia, in certe cerimonie, la Chiesa si sforza – senza saperlo, del resto – di unire il fallo alla kteis: tutte le domeniche prima della messa solenne ha luogo l’aspersione dei fedeli. Il celebrante intona uno dei più celebri salmi della liturgia: “Asperge me Domine”; e mentre il canto continua: “hyssopo, et mundabor: lavabis me, et super nivem dealbabor”, il celebrante seguito dal diacono, dal sotto-diacono e dagli assistenti, scende verso gli astanti e asperge i fedeli, dopo avere immerso l’aspersorio (fallo) nel vaso (kteis) dal cui fondo raccoglie per diffonderla a pioggia, la rugiada purificatrice. La benedizione dell’acqua ha luogo tutti gli anni di Sabato Santo; tale cerimonia è significativa: dopo aver toccato l’acqua con la mano e soffiatoci sopra tre volte, il sacerdote immerge per tre volte, imitando il movimento del coito, il cero pasquale (fallo) nelle fonti (kteis) cantando: “Che la virtù dello Spirito Santo discenda in ogni profondità di queste fonti”. Poi soffia ancora per tre volte sull’acqua, tracciando il segno del Pi, lettera greca la cui forma imita il congiungimento dei due sessi, proseguendo poi il canto: “E feconda tutta la sostanza di quest’acqua per la rigenerazione”. Alcuni potrebbero accusarci di avere interpretato gesti e testi rituali in modo fantasioso. Ciò non è vero: il simbolismo è una scienza esatta per quanto occulta, e contro questa esattezza nulla possono le spiegazioni semplicistiche di una liturgia incompresa da coloro stessi che la celebrano .»
Crowley (1875-1947) ottenne la guida dell’O.T.O. dopo la sua esperienza nella Società Ermetica della Golden Dawn, nella quale entrò anche Israel Regardie (1907-1985), che per un certo periodo fu suo segretario. Le istruzioni contenute nel suo De Arte Magica , sono un commento alle operazioni segrete del nono grado dell’O.T.O, ma anche Regardie, nel The Three of Life , allude alle stesse pratiche con il nome di Messa dello Spirito Santo :
«Questa tecnica specifica si chiama, tradizionalmente, Messa dello Spirito Santo. Non ha l’eguale in magia, perché racchiude quasi tutte le forme note dell’operazione teurgica, e ne rappresenta nel contempo la quintessenza e la sintesi. Tratta inoltre anche della magia talismanica. Grazie a questa tecnica, una forza spirituale viva viene trasmutata in una specifica sostanza telesmatica. E questo telesma non è morto o inerte, come accade nel cerimoniale consueto delle invocazioni talismaniche, ma è invece vibrante e dinamico, e racchiude in sé il nucleo potenziale di ogni crescita e sviluppo. In questa tecnica è compreso anche il metodo alchemico riguardante la produzione dell’Oro Potabile, della Pietra Filosofale e dell’Elisir di Vita, cioè dell’Amrita, o Rugiada di immortalità. Tutte le operazioni alchemiche, secondo gli autori più attendibili, richiedono due strumenti essenziali: “un recipiente circolare di cristallo, le cui proporzioni devono essere tali da risultare in armonia con la quantità del contenuto”, ossia la Cucurbita; e una “fornace teosofica sigillata”, ossia l’Athanor. L’Oro Filosofico è una sostanza, omogenea, una e indivisibile, dinamica e ricca di possibilità infinite, tuttavia, per produrlo, occorrono due sostanze diverse. Queste sono chiamate il Serpente, o il sangue del Leone Rosso, e le Lacrime, o il glutine dell’Aquila bianca. I due strumenti alchemici, vanno considerati come i ricettacoli e i generatori di questi due principi divini, simili a flussi fulminei di sangue, fuoco e forza. L’Athanor è la fonte o il veicolo del Serpente, mentre il glutine viene ospitato entro la Cucurbita. La Fabbricazione dell’Oro filosofale, o Rugiada d’Immortalità, consiste in una operazione che si compie in fasi distinte. Attraverso una stimolazione di calore e di fuoco spirituale in direzione dell’Athanor, si verifica un trasferimento, cioè la salita del Serpente dell’Athanor verso e dentro la Cucurbita, che esplica le funzioni di una storta. Le nozze chimiche, vale a dire l’unione dei due flussi di forza nella storta, provoca l’immediata trasformazione alchemica del Serpente e del Glutine. Ciò corona la parte del Solve ella formula alchemica generale Solve et Coagula. Subito dopo la corruzione e morte del Serpente, sorge la Fenice splendida che, come un talismano va dinamizzata mediante invocazioni ininterotte del principio spirituale che presiede l’operazione in corso. La conclusione della Messa consiste nella consumazione degli elementi transustanziati, (cioè dell’amrita) o nell’unzione e consacrazione con essi di un talismano. Occorre evitare con cura ogni perdita inavvertita degli elementi. C’è il pericolo di un traboccamento della Cucurbita, e anche l’assimilazione o l’evaporazione degli elementi corrotti nello strumento è un incidente da evitare. Questa messa è di straordinaria semplicità per quanto riguarda l’esecuzione, ma occorre un minimo di allenamento e di dimestichezza con la tecnica necessaria. Soprattutto si richiede una volontà particolarmente forte e distaccata, che presuppone autodisciplina e una mente abituata a concentrarsi per lunghi periodi. Una particolarità di questa tecnica è che, se non si è ben accorti dall’inizio, è facile che il mago perda il controllo degli strumenti alchemici, facendo così fallire l’operazione. Il pericolo più grande sta nel godimento di fronte agli aspetti puramente tecnici della Messa a sfavore del lavoro magico vero e proprio. Mentre la Messa è in pieno svolgimento e il fuoco dell’Athanor si intensifica, deve essere recitata, in modo udibile, un’intensa invocazione. La sua forma migliore è quella di un mantra in armonia con tipo di operazione. L’opera nel suo insieme dovrà essere preceduta da un’invocazione generale che la legittimi. Così, mentre sul piano astrale procede l’opera di creazione, il mantra ritmico aiuterà a plasmare e vivificare lo stampo creato dalla volontà e dall’immaginazione, attirando su di sé la forza spirituale desiderata. »
Se, dunque, è impossibile stabilire a chi spetti la palma del primato dottrinale nel campo della magia sessuale, alla fine, questo “secretum”, non sembra che fosse poi un così gran segreto, ritrovandosi sulla bocca di tutti.
Lo Pseudo Kremmez, non si limita a descrivere come ottenere l’Immortalità e trasmigrare in altri corpi, ma spiega come, si possa, con l’aiuto dei fluidi sessuali: influenzare un individuo a distanza, consacrare e vitalizzare i sigilli e specchi magici, evocare entità o defunti a scopo divinatorio, usare le anime dei trapassati, imprigionare elementali , ottenere capacità di chiaroveggenza, proteggersi da attacchi magici, spostarsi con il proprio corpo fisico o astrale in altri luoghi o apparire contemporaneamente in due posti diversi. Rispetto alla Necromagia afferma che certe pratiche non dovrebbero essere eseguite:
«Una pratica analoga, ma con qualche variante, si può fare, discepolo, per rendere servente – cioè passivo alla propria volontà – un individuo morto delle cui ossa si possa disporre anche in minima quantità. Anche questa, come la precedente, è pratica stregonica – quindi tu, discepolo, mai dovrai operarla, come nemmeno l’altra -, perché mirante a rendere schiavo l’astrale di una persona morta » .
Subito dopo, però, indica il procedimento dettagliatamente, svelando che la vera e unica preoccupazione, non è di ordine morale ma un problema di “forza”:
« Questo stregone perverso che intende dominare a tal punto lo spirito di un individuo deceduto, deve però porre attenzione a che il morto su cui vuole imporre dominio non gli sia come potenza animica superiore che in questo caso correrebbe egli il pericolo di subire come colpo di ritorno l’energia vampirica che egli stesso ha sprigionato . »
Anche Crowley, che passò un po’ di tempo in Italia, utilizzava lo stesso tipo di magia cerimoniale sessuale, come si legge nei capitoli di Magik che trattano del Corpo di Luce, degli spostamenti in astrale, del modo di creare un Homunculus o di scacciare un essere magico dal suo corpo per prenderne il posto :
«L’unica operazione “fisica” che il Corpo di Luce possa compiere davvero facilmente è il “Congressus Subtilis”. Le emanazioni del “Corpo del Desiderio” [termine molto usato in teosofia; è preso in prestito dall’Induismo] dell’essere materiale che si visita, se la visita è piacevole, sono così potenti che si acquista spontaneamente sostanza dall’amplesso. Vi sono molti casi documentati di Figli nati da tali unioni. In passato, nei Collegi dello Spirito Santo, [Uno di tali collegi era l’Abbazia di Thelema a Cefalù] si è molto discusso sulla liceità dei tentativi di trascendere tali limiti. Il Libro dei Morti [Egiziano] contiene molti capitoli che intendono permettere all’entità magica di un uomo, morto, e perciò privo di veicolo materiale di assumere la forma di certi animali, come un falco dorato o un coccodrillo e di recarsi per tutta la terra Noi tuttavia non dobbiamo prendere in considerazione questo problema della morte. Spesso può essere conveniente per i vivi andare in giro per il mondo incognito. Quindi si deve concepire questo corpo magico come una forza creativa che cerca manifestazione; come un Dio che cerca l’incarnazione.
Siddhi, Poteri “Solari” e “Supereroi”
Tutti i poteri fino qui ottenuti, sono niente rispetto alle facoltà trascendentali che l’iniziato può conseguire con la pratica finale della «solarizzazione»: il “Grande Arcano” o «Secretum Secretorum». Una volta compiuti i tre magistrati lunari, che servivano a creare il Corpo di Luce, si procede alla formazione del «separando solare » avvalendosi della fissazione diretta del sole e dell’ingestione di oro misto a urina . Con quest’ultima procedura l’adepto torna allo stato in cui Adamo si trovava prima della caduta, trasformandosi in un Dio in grado di smaterializzarsi fisicamente, bilocarsi, levitare, comandare i venti…
«Fisicamente, cosa avviene del tuo essere? La fase finale di questo separando solare (fissazione del sole, ingestione di oro e urina) tu devi portarla avanti sino a che per solarizzazione alchemica, tutto il tuo essere divenga di Sole formato, cioè tu divieni Fuoco o Corpo ammonio perfetto – possibilità di traslocazione completa del tuo corpo da un posto ad un altro (quindi non bilocazione, ancorché completa, ma smaterializzazione del corpo e apparizione fisica a qualsiasi distanza). – ascensione del corpo fisico nell’aria (ciò che in certe dottrine chiamasi fenomeno di levitazione) – non aver più necessità – se vuoi – di coprire il tuo corpo con vestimenti per mantenere costante la temperatura (perché il calore del tuo fuoco interno ammonio mantiene un esatto grado in tutto il tuo essere e indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne). – potere completo sui Regni elementali, nel senso che la tua volontà può comandare fisicamente la Terra, l’Acqua, l’Aria e il Fuoco. Puoi cioè a tuo comando far sgorgare l’acqua, scatenare terremoti, comandare i venti e accendere il fuoco sempre che tu voglia. – potestà sugli spinti planetari di qualunque grado. Queste che a prima vista ti sembrano rivelazioni sbalorditive non sono che un piccolo esempio delle potestà del corpo ammonio, ma la trasformazione più grande la subisce la tua coscienza, nel senso che entri appieno nel mondo delle cause prime, arrivando a conoscere interamente te stesso, cioè il tuo spirito immortale e la via che percorri nell’universo »
Tutte queste improbabili capacità ricordano i Siddhi, i “poteri” sovrumani degli Dèi Indiani, che, grazie alla «pratica tantrica, yogica e alchemica» della canalizzazione dell’energia sessuale, possono divenire accessibili tanto ai Maghi (Vidyadhra) che ai Tantrika:
«Un compiuto PURNAYOGI è in possesso degli otto SIDDHI Maggiori lo Yogi può diventare piccolo quanto gli piace può diventare grande quanto gli piace può riempire l’intero universo. Può rendere leggero il suo corpo come il cotone o come una piuma. Inghiottendo enormi boccate d’aria. Lo Yogi viaggia nello spazio lo yogi acquisisce aumento di peso specifico. Inghiottendo enormi boccate d’aria, egli può rendere il suo corpo pesante come una montagna. Stando sulla terra può toccare le cose più alte; può toccare il sole o la luna o il cielo. Ottiene gli oggetti desiderati e i poteri sovrannaturali. Acquista il potere di predire gli eventi futuri, e i poteri di chiaroveggenza, chiarudienza, telepatia, lettura del pensiero, ecc. può comprendere anche lingue sconosciute. Può curare tutte le malattie. Può immergersi nell’acqua e venire fuori quando gli pare. È il processo per cui uno yogi si rende invisibile. Sa alcuni autori è definito come il potere di entrare nel corpo di un altro. È anche il potere di mantenere un aspetto giovanile per qualsiasi lunghezza di tempo. Il potere di addomesticare gli animali feroci e portarli sotto controllo. È il potere di ipnotizzare le persone con l’esercizio della volontà e di renderli obbedienti ai propri desideri e ordini. È il controllo delle passioni e delle emozioni; È il potere di assoggettare uomini, donne ed elementi. è il conseguimento del potere divino. Lo yogi diventa il Signore dell’universo. Chi ha questo potere può ridare vita ai morti» ; « Lo Yogi acquisisce anche i seguenti Siddhi minori [26 in tutto]. Libertà da fame e sete, caldo e freddo, può assumere qualsiasi forma desideri, può entrare in un altro corpo, può animare un corpo morto ed entrare in esso trasferendovi la sua anima, morte a piacimento, giocare con i Deva dopo averli visti, può avere qualsiasi cosa desideri, profezia, mutare i metalli vili in oro prendere tanti corpi quanti lo yogi ne desidera per esaurire tutto il suo karma in una vita, saltare come una rana, diventa Signore del desiderio e distrugge dolori e malattie, ha conoscenza della sua vita passata, ha il potere di percepire i SIDDHA, ottiene onnipotenza e onniscienza, si solleva in aria, egli può indicare il posto dove sta nascosto un tesoro .»
Non c’è dubbio che il fascino esercitato dalla possibilità di ottenere capacità sovrumane abbia portato molte persone fuori strada. Se l’Alchimia promette pace, prosperità ed eternità, la Magia, da parte sua, invita a continuare a credere nell’altro grande sogno degli esseri umani: possedere dei super poteri. I metodi con cui propone di ottenerli, sono in gran parte discutibili e ingenui, ma nonostante questo, c’è qualcosa di buono in questa tensione verso l’impossibile: l’involontaria spinta verso il progresso che questo confuso materiale fantastico ha dato, attraverso la narrativa popolare di ogni paese ed epoca.
«L’unico modo di scoprire i limiti del possibile è avventurarsi un poco oltre, nell’impossibile »
Soprattutto in questo periodo di nuovo sincretismo culturale, (globalizzazione è un termine riduttivo), il positivo rapporto di reciproca influenza, tra esoterismo, letteratura e scienza, ha dato risultati sorprendenti, per cui molto di ciò che un tempo era ritenuto magia, oggi lo chiamiamo semplicemente tecnologia:
«Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia ».
Un continuo flusso di ispirazione magica ha pervaso incessantemente il mondo: dagli specchi magici ai satelliti, dalle apparizioni alla realtà virtuale, dall’Homunculus di Paracelso alla fecondazione in vitro, dal Golem al Cyborg, dal mito dell’Immortalità alla Clonazione. Internet, Wikipedia, il Wireless sono, forse le ultime più grandi tecno-magie a cui abbiamo assistito fino ad ora, insieme agli olo-schermi e agli ologrammi delle recenti presidenziali americane:
«Non sarebbe magnifico se si potesse vivere in qualsiasi momento come se si fosse vissuti sin dall’inizio del mondo e si potesse vivere fino alla sua fine? Non sarebbe ottimo se, vivendo in un determinato luogo, le genti che abitano oltre il fiume Gange in India non potessero nascondere le loro imprese e quelle che vivono in Perù non potessero nascondere i loro propositi? Non sarebbe magnifico se si potesse leggere tutto in un sol libro e leggendolo si capisse e ricordasse ciò che è stato, è, e sarà appreso e scoperto in tutti gli altri libri (conosciuti sino ad ora, che si pubblicano adesso e che verranno pubblicati in futuro)? Come sarebbe piacevole se si potesse trasformare, per mezzo del canto, le rocce in perle e pietre preziose, gli animali feroci in spiriti e invece dell’infernale Plutone si potessero muovere i potenti principi del mondo.»
(Secondo Manifesto dei Rosa Croce)
Per molti stiamo assistendo anche alla sedimentazione di una nuova mitologia del II millennio, fatta di miti, nuove e vecchie religioni, etica, scienza, fantasia e superstizione. Il passato viene rimesso in discussione attraverso racconti di Fantasia e Avventura, popolati da vampiri con sentimenti umani, streghe buone, maghi cattivi, alchimisti pazzi, scienziati mutanti, Super Eroi e gente comune. I protagonisti di libri, fumetti, cartoni animati, film e telefilm ottengono poteri straordinari in modo del tutto involontario o a causa di incidenti magici e scientifici. Il messaggio soteriologico educativo permane, ma sempre più diretto verso l’autocoscienza. La vita di questi personaggi è travagliata da una nuova condizione di diversità, da problemi di ordine morale legati alla gestione del potere, dalla necessità di prendere posizione e combattere antieroi malvagi, nemici alieni, esseri di dimensioni parallele, per la salvezza di una Umanità che si affida sempre meno alla divina provvidenza e che inizia a vedere la lotta tra il Bene e il Male, come una realtà relativistica, influenzata dalla posizione dalla quale si guarda il mondo.
Il Tantrismo Medievale e Il Mistero del Fiore d’Oro
Prima di concludere questo capitolo è necessario un confronto tra il “metodo “Kremmerz” e le pratiche Orientali, attraverso due libri: Il Corpo alchemico, Le tradizioni dei SIDDHA nell’India Medievale e Il Mistero del Fiore d’oro di Lu Tzu.
Il primo è un voluminoso tomo di 400 pagine, che descrive le pratiche mistico sessuali dei Tantristi Medieval. Le informazioni in esso contenute, non dimostrano la fondatezza delle metodologie proposte dallo Pseudokremmerz, ma confermano l’esistenza di una fase culturale proto-chimica, comune a tutti i popoli, che continuamente emerge e si inabissa nel fiume della storia, in relazione al sentimento filosofico-religioso e al livello scientifico-tecnologico raggiunto. Lo stesso autore fa questa premessa nell’introduzione:
«Nell’India New Age degli anni Novanta [il libro è del 1996], è divenuto popolare, e persino di moda, avere il nome di un Tantrika, una specie di sessuologo multiuso, guaritore e sciamano, nella propria agendina telefonica. Lo stesso fenomeno ha portato con sé la comparsa, nella pagina che precede il titolo di libri sulla magia e sul Tantra , di “negazioni di responsabilità” con i quali i suddetti libri non garantiscono i risultati delle tecniche trattate, e gli editori non sono responsabili per gli spiacevoli effetti collaterali di tali tecniche se praticate nel privato della propria casa. Il presente volume non presenta un’analoga negazione di responsabilità poiché non ha affatto la pretesa di essere un libro sul “come fare per” realizzare l’immortalità. Non è neanche uno studio sulla storia della medicina o delle scienze indiane. Quest’opera è piuttosto uno studio storico-religioso sulle tradizioni medievali SIDDHA di alchimia indù e di HATA Yoga, che costituiscono due importanti campi di teoria e pratica nell’ambito della vasta corrente di mistica indiana nota come Tantra .»
Tra lo Sputo della Luna e i testi Tantrici vi sono sette secoli di differenza, cosa che dovrebbe renderne ancora più evidente l’inaffidabilità di queste pratiche, invece che esaltarne l’autenticità. Possiamo trovare una giustificazione alla diffusione di queste idee solo pensando che in quello stesso periodo la scienza stava muovendo i suoi primi passi e la forza di certe teorie si basava più sulla personalità “magnetica” dei suoi propugnatori, che su risultati concreti. In ogni caso la differenza più evidente tra la teurgia sessuale e il è il sentimento mistico, religioso e filosofico Indiano, che nello Sputo della Luna è completamente assente, nonostante l’ampio riferimento al cristianesimo.
« Un secondo punto di convergenza tra Nath SIDDHA, Rasa SIDDHA e Trasmissione Occidentale [tre importanti gruppi tradizionali tantrici] consiste nel loro comune complesso di dottrine e pratiche mistiche implicanti i fluidi sessuali – fluidi sessuali maschili e femminili, certamente, ma con un significato molto più ampio. Sin dai tempi dei Veda, il rasa – l’elemento fluido presente nell’universo, nel sacrificio e negli esseri umani – è stato chiaramente identificato dagli indiani con la fonte della vita. Tutti i fluidi compresi i fluidi vitali nell’uomo, le resine vegetali, la pioggia, le acque e l’offerta del sacrificio, sono altrettante manifestazioni di rasa. Anche in tal modo gli indiani sapevano che il miracolo del concepimento ha luogo grazie all’unione dei fluidi sessuali vitali maschili e femminili, del seme e del sangue uterino. Con il primo tantrismo, codesti fluidi generativi vennero concepiti come “sostanze di potere” per il culto, ed infine per l’identificazione con divinità maschili e femminili la cui illimitata energia era spesso descritta come di natura fondamentalmente sessuale. Quasi sempre il dio in questione era una forma di Siva, la cui adorazione in forma di Linga (il fallo) risale per lo meno al secondo secolo a.C.» ; «In un universo che era la continua procreazione del dio fallico Siva e della sua consorte, la Dea, di una coppia cioè la cui attività generativa si rispecchiava nelle relazioni e trasformazioni fluidiche della sessualità umana, in un universo che rifletteva in ogni sua sfaccettatura fondamentale complementarietà del principio maschile e femminile, anche il mondo minerale aveva le sue valenze e i suoi fluidi sessuali. Nel caso della Dea, la sua emissione sessuale, il suo seme, prendeva la forma della mica, mentre il suo sangue uterino o mestruale era identificato con lo zolfo. Vi sono varie ragioni per queste identificazioni, non ultima quella chimica: la mica e lo zolfo sono importanti reagenti nella purificazione ed attivazione del minerale omologo al seme divino”. Il comportamento chimico del mercurio costituisce “l’idea centrale” su cui si fonda la struttura dell’Alchimia Indù: il fatto che mediante dei procedimenti speciali si può far assorbire al mercurio una considerevole quantità di oro o di altri metalli, senza alcun apprezzabile incremento del peso del mercurio assorbente. Il mercurio se “stordito” scaccia le malattie, se “ucciso” resuscita se stesso e se “fissato” dona il potere di volare, è la presenza, nel mondo minerale, dell’essenza sessuale dell’Assoluto. In tal senso esso assorbe ogni cosa: proprio come Siva, che alla fine del tempo ciclico fa implodere l’intero universo nel suo corpo yogico, trasformando così l’esistenza nell’essenza. Questo è precisamente quanto accade nelle reazioni alchemiche. Un “seme” (BIJA) di oro viene posto nel mercurio (i cui poteri di assorbimento sono stati potenziati con una serie di trattamenti di zolfo, mica ed altri elementi, principalmente “femminili”), che viene così in possesso di una “bocca” capace di “ingoiare”, di assorbire in sé, secondo gli scritti alchemici i metalli vili nella misura di milioni, e persino bilioni e trilioni di volte la sua massa. Come risultato, i metalli vili sono trasmutati in oro, e in una tradizione nella quale “l’oro è ‘immortalità”, ciò equivale a dire tutto. All’alchimista non resta che assumere il mercurio in questione per divenire lui stesso Siva, sovrumano essere immortale (SIDDHA) del quale ogni secrezione corporea diviene trasmutativa e transustanziante. Contestualmente al suo lavoro di laboratorio, l’alchimista indù si impegna anche nella pratica DELL’HATA YOGA, come pure in un certo numero di operazioni tantriche erotico-mistiche che coinvolgono i fluidi sessuali generati da lui e dalla sua pupilla di laboratorio: ciò al fine di catalizzare le relazioni tra i fluidi sessuali divini nelle loro forme minerali. Fondamentalmente l’intero processo è una continuità di fluidi sessuali. »
Anche Il Mistero del Fiore d’oro di Lu Tzu, “rivelato” in Occidente da C. G. Jung (1875 – 1961) e R. Wilhelm (1873 – 1930), non ha niente a che vedere con la visione materialistica della magia occidentale. Il ritorno all’origine non dipende da una concezione sessista dell’Anima. L’Alchimia Cinese, pur vedendo anch’essa, il corpo come un Atanor, si rivela come un processo mistico spirituale di fisiologia occulta che prende il nome di “embriologia iniziatica”, perché l’aspirante deve riuscire a far ritorno al grande Uno, riconciliando gli opposti che sono in lui con una “nuova nascita spirituale”.
L’essere umano, con tutta la sua totalità fisica, psichica e mentale, si impegna in un processo di trasformazione esistenziale al fine di riunire quel Principio Spirituale che nell’individuazione nella materia si è diviso in « SING (mente, respiro, emozioni, spirito) legato ad una dimensione verticale » e «Ming (pulsioni sessuali, umori corporei, materia) dimensione orizzontale ». Per rendere possibile questa unione è necessario « immergere lo spirito nel basso ventre » ovvero celebrare le nozze chimiche del Fuoco dello Spirito (mente, respiro- SHEN e Ki) e dell’Acqua Seminale (liquido seminale, pulsione sessuale, JING). Una forma di ritenzione del seme spiritualizzata e simile a quella Tantrica attraverso la quale si otterrà un embrione, che non ha niente a che vedere con aberranti esseri elementali. Si tratta, come sempre del Corpo di Luce, un veicolo spirituale, chiamato anche immagine del Buddha. La rinascita è quindi una via a ritroso, un andare controcorrente per tornare all’origine (HUAN YUAN), allo stato prima della separazione di spirito e materia:
Se anziché far fluire all’esterno il principio liquido (seme-JING) lo si trattiene con la forza della mente, così che essa sgorghi verso l’alto nutrirà il corpo ed il cuore. Il saggio o attraverso tecniche di controllo del respiro e dell’energia sessuale anziché aprirsi al mondo attraverso un atto procreativo utilizza la forza vitale del seme unito al respiro per dare vita ad una “super coscienza”. L’unione del KI con il JING rappresenta la penetrazione della terra (Yin) ad opera del cielo (Yang), ma anche la risoluzione della dualità cielo-terra. Con questo procedimento il fuoco-spirito purifica la materia acqua-seme. Il fuoco e l’acqua si mescolano e si fondono. Questa unione tra questi due principi permette la costituzione di un embrione, che in seguito dovrà essere sviluppato mediante il calore e il nutrimento. Ad avvenuta maturazione del frutto sacro o del fiore d’oro nasce il fanciullo e torna al vuoto ossia al principio. Il processo è indicato in termini analoghi da altri testi taoisti come il TAO-SI KING ( Il libro della respirazione embrionale). L’essenza (seme) e il soffio (Mente) dando luogo all’embrione. Questo è il procedimento del cinabro inferiore o TAN TIEN che come afferma Maspero (1973) porta a non morire. Chi muore senza conoscere questo punto germinale non troverà l’unità di coscienza e vita neppure dopo mille nascite, né in diecimila eoni. Col ritorno all’origine ritroviamo un simbolismo noto e universale. Si tratta di una idea essenziale del taoismo. La restaurazione dell’essere è tale da procurare una nuova gioventù o in ogni caso la longevità. Lo stadio embrionale primordiale o edenico a cui si torna è quello partendo dal quale potranno essere realizzati gli stati superiori dell’essere. Esso conduce non alla longevità ma alla immortalità. Se il soffio bianco (liquido seminale) verrà fecondato dal soffio rosso (respiro) l’embrione nascerà da sé. Ma qual è la natura di questo embrione? Per la tradizione alchemica taoista come per quella buddista oltre al corpo materiale vi è un corpo chiamato immagine del Budda. Si tratta della estrazione di un sé o corpo fatto di spirito dal corpo fisico. Per il taoismo l’unione di KI (respiro, energia vitale) e JING produce il JING-KI o corpo sottile».
SITO DELL' AUTRICE
FONTE DEL TESTO
IMMAGINI
https://it.wikipedia.org/wiki/Magia_sessuale
NOTE
La selezioni di estratti sono riportate puramente a carattere divulgativo, e non coincidono necessariamente con l’opinione dell’autrice, del blogger e/o del webmaster.
Proprio come indicato nei testi sul Tantrismo, non si intende persuadere nessun soggetto circa l’efficacia di qualunque operazione, e anzi, sconsigliamo qualunque pratica potenzialmente lesiva per se stessi e per il prossimo, specie se quest’ultimo non dovesse risultare consenziente.
Grazie dell’attenzione.
Mark