Trauma e Identità Pandemica
Abbiamo già parlato del Trauma e dell’Identità, in questo articolo. Trauma anche sociale, e relazionale, come quello che stiamo vivendo da quasi due anni.
Trauma e Identità: Lockdown, Isolamento, Distanziamento Sociale. Le Continue aggressioni tramite i media, il trattamento disumanizzante e degradante, gli insulti, l’isolamento lavorativo, economico, relazionale, sociale e la dinamica “out group” (espulsione), sono tutte “pressioni psicosociali” coercitive. Molto molto peggiori, di un semplice “obbligo di legge” con sanzione.
Tutto questo può portare ad episodi di derealizzazione/depersonalizzazione, fino ad una frantumazione dell’identità.
Sono cose da complottisti?
Non direi.
Trauma, Identità Pandemica e Disturbi Mentali
Vediamo cosa dice una pubblicazione ufficiale…. a livello mondiale.
Il Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali.
Il disturbo dissociativo porta alla disconnessione della attuale integrazione di coscienza.
Alla frantumazione della memoria, dell’identità, dell’emotività e dell’affettività, del comportamento.
E’ come se tu non fossi più “tu”. Anzi, come se, “tu” fossi diventato un altro, in totale frattura con il tuo “tu” precedente. E la realtà ti sembra “irreale”.
Non sempre gli altri “là fuori” si accorgono della discontinuità/frattura dell’identità. Anche perché questo può non essere subito evidente, o addirittura la persona “frantumata” può nascondere la sua modifica.
Altre volte, la disgregazione dell’identità porta a formare personalità diverse, che coesistono.
Trauma, Identità Pandemica e Dissociazione
Andiamo avanti… ci sono dei passaggi molto interessanti nel DSM5 (Capitolo”Disturbi Dissociativi”).
“Periodi prolungati di disgregazione dell’identità, possono verificarsi quando le pressioni psicosociali sono gravi e/o protratte nel tempo”.
Il grado di compromissione può anche essere minimo, per esempio, nei professionisti ad alto funzionamento… e in genere le persone colpite, minimizzano. Ma arrivano a compromettere le relazioni.
L’abuso ed il trauma giocano un ruolo fondamentale. Il DSM parla ad esempio, di veterani di guerra, vittime di aggressioni e persone che vivono stress o conflitti emotivi estremi.
Esperienze traumatiche ripetute o anche singole, es. disastri naturali, internamenti, sono precedenti comuni. L’aumentata frequenza e gravità del trauma aggrava la situazione.
Molto interessante il capitolo sulle amnesie dissociative…. Vengono cancellati interi pezzi di memoria autobiografica…
E ancora: in culture con tradizioni sociali molto restrittive i fattori precipitanti spesso non sono costituiti da traumi evidenti. Possono essere gravi stress, o conflitti psicologici, p es. conflitti con il coniuge, altri problemi familiari, … conflitti dovuti a restrizioni o a oppressione.
I fattori precipitanti di episodi di depersonalizzazione/derealizzazione poi possono essere: stress gravi, (interpersonali, economici, lavorativi). Le conseguenze di disturbi di depersonalizzazione/derealizzazione possono essere: il metodo di comportarsi “robotico”, emotivamente appiattito, difficoltà di trattenere informazioni e si ha un senso di disconnessione dalla vita.
Trauma e identità….
Nel paragrafo “disturbo dissociativo con altra specificazione”, si legge, testuale:
“Disturbo dell’identità, dovuto a persuasione coercitiva prolungata ed intensa. Individui che sono stati sottoposti a persuasioni coercitive intense, es. lavaggio del cervello, rieducazione, indottrinamento…lunghe detenzioni politiche…possono manifestare modificazioni prolungate ..della propria identità”.
Ma guarda un po’.
Conclusioni
Dopo quasi due anni, tutto questo, non può essere frutto di errori. O del caso.
E non c’è dubbio che i metodi comunicativi e legislativi usati, siano “Persuasione Coercitiva Intensa” (qualcuno le chiama “spinte gentili”).
Robotizzazione, Lavaggio del Cervello, Decostruzione dell’Identità, Formattazione e Riprogrammazione. Cose note anche in certi manuali e studi militari, non solo nel DSM-5.
Mi spiace, ma non c’è nessun algoritmo, nessuna tecnocrazia, né nessuna “OEMMESSE”, che possa giustificare una cosa così mostruosa, la creazione di “morti viventi”……. “per la tutela della nostra salute”.
TylerGandalf