Simboli e Trasformazioni
L’8 Marzo, il 25 Aprile, il 1 Maggio… Simboli e Trasformazioni. Come stanno modificando rituali e simboli, senza che ce ne accorgiamo. Che cosa implica, questo?
Un commento di un mio contatto, a proposito della Festa della Donna, mi ha acceso un Flash. In mezzo secondo, una serie di pensieri-veloci che mi hanno acceso l’intuizione.

Provo malamente a riprendere questo film velocissimo sperando che si capisca qualcosa.
L’osservazione era: “Ma l’eccidio delle donne nella fabbrica è un falso storico”.

Al che-sbagliando-ho replicato, verificando che quel fatto è successo veramente, anche se in una data diversa. E’ stato “utilizzato” per la “costruzione sociale” della ricorrenza dell’8 Marzo.
La confusione dei livelli di astrazione: piano letterale, piano simbolico.
Verificare se quel fatto è accaduto o no, non è in sè sbagliato, anzi.
Verificare se la Sacra Sindone è un falso, facendo l’esame del Carbonio 14, non è sbagliato.
Attenzione, invece, all’inferenza più o meno implicita: “allora la festa della donna è una cavolata senza senso”, o allora “se Gesù non è davvero risorto e non si ha certezza che sia esistito, cade tutto”.
E’ questa la confusione, tra due livelli che non vanno confusi.
E’ Gregory Bateson per primo, ad aver studiato la confusione tra livelli, nel campo semantico, pragmatico, antropologico. Quindi uso il termine “confusione tra livelli”, come lo intendeva lui.

La metafora, i riti ed i simboli hanno da sempre una funzione fondamentale: veicolare dei significati, integrare delle conoscenze inconsapevoli profonde. Servono per costruire una base sociale etica comune al gruppo umano di riferimento, costruire i pilastri culturali, etici, ed archetipici profondi.
Alla fine, realizzano delle basi di conoscenze e di comportamento inconsce collettive. La “Conoscenza Inconsapevole“.
I valori cristiani, o i valori sui diritti delle donne, non sono affrontabili confondendo i “livelli di astrazione”: il piano fattuale, (letterale) ed il piano metaforico-simbolico.
Uccidere la metafora e la riscrittura dei simboli
Scambiare o confondere i due livelli, è molto pericoloso, e ci sono cascato in pieno.

Il punto non è “fatto vero o fatto falso” e la discussione se verte lì, è un errore epistemologico.
La “Letteralizzazione” della metafora, significa ucciderla.
E’ ovvio che il vino e l’ostia non si trasformano veramente in sangue e carne; non ha neppure importanza se la Sacra Sindone sia un falso o meno, o se davvero era l’8 di marzo, che in quella fabbrica le donne stavano protestando.
Se si trasforma la metafora in una espressione letterale, verrà “udita” ma non “ascoltata”.
Viene svuotata.
In quel modo, letteralizzandola, si assopisce, e muore. Diventa a-contestuale, e l’innesco di questo processo di uccisione, è la sua ripetizione creando abitudine.
Fateci caso, (sto parlando di processi, non di singoli eventi): l’8 marzo, la ricorrenza dell’attentato di Falcone e Borsellino, il 25aprile, sono de facto, svuotati.
Il rito che esprime la struttura profonda del simbolo, non ha più nessuna carica trasformativa.
Se spieghi la magia, essa si perde.
La citazione, in titolo, è del grande Jay Haley.

I valori, i contenuti non ancora “sistemati” cognitivamente da una cultura, devono essere narrati e incorporati nel mito/rito/simbolo. Solo in questo modo, hanno efficacia (si pensi ai riti religiosi, civili, e molto altro).
“In generale, il mito funzionerebbe in base ad una *logica del concreto*, che spinge le società tradizionali a cercare nel mondo naturale dei significanti, mediante i quali organizzare logicamente i propri contenuti culturali”.
( M. P. Pozzato, Trattato di Semiotica, cit.).
Sono dei “testi non linguistici”.
Ecco, se dopo aver “letteralizzato la metafora”, ne rendo consapevole il significato, spiegandolo in termini razionali, la metafora è uccisa definitivamente.
Diventa a-contestuale, e lo svelamento del simbolo elimina la potenza trasformativa della metafora: non è più una chiave di accesso all’inconscio (individuale, o collettivo junghiano, nel caso di cerimonie civili pubbliche, o religiose).
A un certo punto del processo è necessario passare attraverso la letteralizzazione, cioè la “Metafora Incarnata” come la chiamava G. Bateson; ma è solo un passaggio nella storia evolutiva umana, ai tempi della Mente Bicamerale.
Letteralizzare oggi, una metafora, rendendola incarnata, per l’uomo moderno, significa ucciderla, come ho detto sopra.
Perde così tutta la sua funzione e potenza trasformativa.
“Se il livello di astrazione è troppo alto, il formalismo annulla il suo oggetto” (Claude Lévi Strauss).
I Maghi Neri e la Riscrittura del Programma Narrativo
A questo punto, ci sono vari modi per far ritornare in vita la metafora.
Ma si può fare in modo che il “ritorno in vita”, faccia ritornare un qualcosa, che è tutt’altro rispetto alla metafora o simbolo originale.
Tecnicamente, si è perso l’isomorfismo. Sono stati attuati una serie di “Debrayage semiotici”, di “omotetie” del Programma Narrativo, ma lasciamo perdere i tecnicismi semiotici Greimasiani, e andiamo avanti.

E’ possibile cioè, che i nuovi significati, impliciti, nella metafora rediviva, siano totalmente diversi o paradossalmente opposti.
Un po’ come il Motto del Partito in “1984”.
Simboli e Trasformazioni: Il Motto del Partito Orwelliano
E così, una festa di ricorrenza (simbolo) della Liberazione, verrà riempita di significati, metamessaggi e impliciti esattamente opposti (enantiodromia). Una festa di pace, diventa a livello profondo, una dichiarazione di guerra. Una ricorrenza per l’uguaglianza dei diritti, conterrà al suo interno, l’apologia della discriminazione.
Come si fa?
Si riscrive il programma narrativo semiotico, cioè cosa i soggetti – mito intendono fare. Cambia “L’armatura” del mito.
Per fare un esempio, posso manipolare la favola di cappuccetto rosso, facendo passare il lupo, come vittima affamata delle circostanze, e Cappuccetto Rosso, come un provocatore perfido del Lupo.
Questi sono i processi che stanno attuando da tempo i Maghi Neri.
Hey, non sono complottista: I Maghi Neri sono solo una Metafora 😉
Cambiano quindi le relazioni, le concatenazioni di avvenimenti che compongono quel rituale/simbolo/mito nella sua rappresentazione narrativa e simbolica.
Cambia il Contesto, temporale e sociale, e semantico, in cui la favola-rito-simbolo è inserita.
Cambiano le pratiche sociali associate a quel rituale (es. le festività che ho citato).
In quel modo, la metafora o la ricorrenza, è “qualcos’altro”, è diventato un Simulacro rispetto a quella originale.
La Realtà e la Verità sono “effetti di senso”.
Il Reale è solo un insieme di effetti di realtà, (illusioni referenziali), e quindi i Simulacri, servono a un far-fare (manipolazione) e a un far-credere (persuasione). Far fare cose, e far credere cose, al gruppo umano target.
Esistono processi antropologici profondi, e relativamente lenti, che sono eterodiretti, tutt’altro che spontanei, e che portano ai *processi profondi* che ho tentato di afferrare.
E’ importante averne consapevolezza: modificare simboli, metafore e metamessaggi significa modificare nel profondo, l’essenza di una società, i suoi modelli, e la sua identità.
“La natura del vero, si riconosce dalla cura che esso mette a nascondersi”.
(Cit.:Claude Lèvi Strauss).
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TylerGandalf
Fonti delle immagini:
Mimose Immagine di copertina: https://www.ciatoscana.eu/home/
1_ Insight https://www.facebook.com/lojainsightt/
2_ Incendio nella fabbrica, 1911: https://www.panorama.it/festa-donne-8-marzo-incendio-new-york-triangle?rebelltitem=9
3_ acqua e olio sono immiscibili: https://www.youtube.com/watch?v=msfSRqWyAA4
4_ acqua olio mescolati https://steemit.com/italia/@manah/perche-l-acqua-non-si-unisce-all-olio-qual-e-il-motivo-2017922t225010793z
5_ Haley: https://it.wikipedia.org/wiki/Jay_Haley
6_ Greimas https://www.doppiozero.com/materiali/algirdas-greimas-del-senso-in-esilio
7_Motto del partito: https://perasperaadastra19.blogspot.com/2015/03/1984-di-george-orwell.html
8_Maghi Neri https://www.fisicaquantistica.it/verita-nascoste/i-maghi-neri-non-ci-domineranno-per-sempre