Modelli strategici NATO-EU: il Quarto Reich?

Ci sono dei parallelismi, delle somiglianze, nel “modo” di preparare certi interventi militari attuali da parte della NATO e quelli usati dal Terzo Reich?

Domanda pericolosa e vietata….Ma vediamo.

Nel 1938 Hitler e i suoi consiglieri, cercavano possibilità politiche per iniziare l’operazione di invasione della Cecoslovacchia, il “caso verde”.

Il Caso Verde

Le direttive per il “Caso Verde”, cominciavano così:

“Non è mia intenzione schiacciare la cecoslovacchia nell’immediato futuro, se non vi sono provocazioni…all’interno della Cecoslovacchia, che non impongano tale soluzione; o a meno che , gli avvenimenti politici in europa non creino un’occasione particolarmente favorevole che potrebbe non più ripresentarsi.

Preferibilmente bisogna cominciare le operazioni:

dopo un periodo di crescenti conflitti diplomatici e di tensioni connesse ad operazioni militari, da sfruttare per far ricadere la responsabilità della guerra sul nemico, oppure

-con un’azione fulminea, conseguenza di qualche grave incidente, che per la Germania rappresenti un’intollerabile provocazione, e che, almeno di fronte ad una parte dell’opinione mondiale, offra una giustificazione morale per misure militari.”

E per Hitler,

era fondamentale che “Prima di X Meno Uno, non si debbono prendere misure preliminari per le quali non si possa dare una spiegazione innocente. Altrimenti sembrerà che siamo stati noi a fabbricare l’incidente”.

Per la prima volta, nei piani militari tedeschi, veniva messo in rilievo il valore … di quello che i dirigenti chiamavano “guerra di propaganda” e “guerra economica”, associandone l’impiego ai piani generali militari d’attacco.

La Propaganda e la Guerra Economica

La guerra di propaganda, deve per un lato, intimidire i cechi per mezzo di minacce e logorare la loro forza di resistenza; d’altro lato, deve dare alle minoranze nazionali delle indicazioni sul modo di appoggiare le nostre operazioni militari ed influenzare a nostro favore i neutrali.

La guerra economica ha il compito di usare tutte le risorse economiche disponibili per accelerare il crollo dei cechi. ..è importante..potenziare lo sforzo della guerra totale economica raccogliendo rapidamente informazioni su fabbriche importanti, cos’ da poterle rimettere in attività il più presto possibile…”.

Negazione, mistificazione, nazificazione…

La Germania continuava a mentire, dicendo che non c’erano intenzioni di invadere la Cecoslovacchia, e che le notizie di concentrazioni di truppe tedesche sul confine, erano infondate (in realtà, era vero).

Così come Hitler abbindolò gli inglesi, sfruttò la miopia di Chamberlain e l’ottusità di Daladier,  così negò anche di aver fornito fiumi di soldi e sostegni ad Henlein, capo dei nazisti sudeti. Il Reich appoggiò le attività coperte della legazione ceca di Heinlein, per fomentare divisioni interetniche e scontri sociali in quel paese.

Le istruzioni date da Hitler nelle trattative fasulle con il governo ceco, erano che “il partito dei tedeschi dei Sudeti, doveva fare richieste inaccettabili per il governo ceco”..”dobbiamo sempre richiedere tanto, da non poter essere mai accontentati”.

Questo serviva per creare il pretesto per cuocere a fuoco lento un paese su cui bramava mettere le mani per minarlo, per confonderne e fuorviarne gli amici e nascondere il suo vero scopo.

Lo scopo era: distruggere lo stato cecoslovacco e impadronirsi dei suoi territori ed abitanti, a beneficio del Terzo Reich, e sfruttando il virus del nazionalsocialismo che Hitler aveva sapientemente inoculato tramite Henlein.

La Spartizione del Banchetto Cecoslovacco

Il 23 Agosto 1938, durante le manovre navali nella Baia di Kiel, il Fuhrer si intrattenne con ammiragli e membri del governo ungherese.

Hitler disse loro che se volevano prendere parte al banchetto ceco, dovevano affrettarsi. E aggiunse: “chi vuole sedersi a tavola deve per lo meno dare un aiuto in cucina”. Sulla nave c’era anche l’ambasciatore italiano Bernardo Attolico.

Il banchetto ceco, significava trarre vantaggio dallo smembramento ed eliminazione di un paese; e poteva partecipare al “banchetto”, chi in proporzione, avesse appoggiato il terzo reich durante l’operazione.

Conclusione

TUTTO TORNA, VERO? Cambiano solo i nomi dei paesi, a volte le parti degli attori si invertono, ma i processi, le finalità, ed i metodi, non sono poi tanto dissimili da quelli del 1938.

 IL MODELLO MILITARE DEL TERZO REICH: MENZOGNA, MISTIFICAZIONE, PROPAGANDA, NAZIFICAZIONE E DESTABILIZZAZIONE… Modus operandi, pare ben attuato dal QUARTO REICH DELLE AGENDE DI DAVOS, WEF E NATO. Essi  Riprendono i MODELLI, i processi STRATEGICI NAZISTI.

TylerGandalf

(Fatti storici tratti da: Storia del Terzo Reich-Vol. I-William Shirer-Einaudi; i commenti in corsivo sono miei).

Fonte dell’immagine in evidenza:

https://www.ilpost.it/2019/03/15/loccupazione-nazista-della-cecoslovacchia/

 

 

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